
NBA, Morant, i Curry e non solo: cosa ci ha detto la prima settimana di regular season
C’è chi è partito forte nel tiro dall’arco, chi sta facendo la differenza in uscita dalla panchina e chi invece sta dominando e basta: sono diverse le tendenze venute fuori in questi primi sette giorni di regular season e non tutte sono positive. Non solo le magie degli All-Star, ma anche qualche campione arrivato fuori forma all’inizio della stagione e alcune franchigie che devono mettere a posto, in fretta, la mira. Scopriamo insieme alcuni dei dati più interessanti di questo avvio di stagione

SUPER JA MORANT | I DATI: 35 PUNTI E 8 ASSIST DI MEDIA, 58% AL TIRO, 44% DALL’ARCO
VIDEO | I 40 PUNTI DI JA MORANT CONTRO I LAKERS
Il giocatore più migliorato, un All-Star, un potenziale MVP: Ja Morant è stato tutto questo e molto altro in questi primi sette giorni. A Memphis se la ridono e continuano a costruire la squadra migliore possibile attorno a lui, aprendo il campo e svuotando l’area per concedere spazio alle sue penetrazioni. Se poi tira anche con percentuali del genere da lontano, auguri a tutte le difese

NIKOLA JOKIC VERSIONE MVP | I DATI: 27.7 PUNTI E 16 RIMBALZI DI MEDIA CON IL 67.9% REALE DAL CAMPO
VIDEO | GUARDA I 32 PUNTI DI NIKOLA JOKIC CONTRO GLI SPURS
Al momento a Denver sta letteralmente facendo tutto lui, dominando in lungo e in largo sul parquet e trascinando i Nuggets (nonostante l’imprevisto passo falso contro Cleveland), ripartendo esattamente come aveva concluso la passata stagione: il titolo da MVP è una responsabilità che va onorata e Nikola Jokic lo sta facendo al meglio

SETH CURRY E IL TIRO DA TRE PUNTI | IL DATO: LETALE FINORA IN STAGIONE CON IL SUO 13/17 DALL'ARCO

Basta togliere la P e invertire un paio di lettere: da Steph a Seth, il risultato non cambia, almeno quando si tratta di colpire con i piedi oltre l’arco. Nella famiglia Curry il tiro da tre punti è un’arte tramandata di padre in figlio, letteralmente, tanto da aver reso non solo Steph un’icona unica della pallacanestro, ma anche suo fratello Seth è diventato arma letale negli schemi di Doc Rivers ai Sixers (con cui ci sono altri legami familiari). Chi ben comincia…

GOLDEN STATE LE HA VINTE TUTTE | IL DATO: IL +24 RACCOLTO NEL QUARTO PERIODO DAGLI WARRIORS
VIDEO | GUARDA LA VITTORIA WARRIORS CONTRO I CLIPPERS
A proposito di famiglia Curry: Steph è scatenato, ma assieme a lui anche Golden State che, nonostante le assenze, ha dimostrato di poter dare una mano al suo candidato MVP, chiudendo con energia e voglia le partite. Certo, con il n°30 che all’occorrenza risolve i problemi con una tripla è tutto più semplice, però gli Warriors hanno fatto vedere passi in avanti che lasciano ben sperare

L'IMPATTO DELLA PANCHINA DEGLI CHARLOTTE HORNETS | IL DATO: UN +56 DI PLUS/MINUS CHE FA BEN SPERARE IN VISTA DELLA CORSA PLAYOFF
VIDEO | GUARDA LA VITTORIA DI CHARLOTTE A BROOKLYN
Nella partita di domenica sera, vinta da Charlotte a Brooklyn, LaMelo Ball è rimasto in panchina per tutto il quarto periodo: scelta tecnica? In parte sì, perché Ish Smith e tutto gli altri entrati dalla panchina stavano facendo a pezzi i titolari dei Nets. Non è l'unico episodio che fa ben sperare coach Borrego: Ish Smith e non solo possono rappresentare un valore aggiunto

LA DIFESA DEI CHICAGO BULLS | IL DATO: 41 PALLE RECUPERATE NELLE PRIME 4 GARE
VIDEO | GUARDA LA VITTORIA DEI BULLS A TORONTO
Una delle squadre più elettrizzanti in questo avvio di stagione sono i Chicago Bulls, non tanto e non solo per il contributo offensivo portato dai vari Lonzo Ball e DeMar DeRozan, ma perché il gruppo sembra funzionare anche a protezione del ferro. Quattro partite sono un campione ridotto, certo, ma un indizio importante: in Illinois dopo qualche anno complicato, sembrano aver intrapreso la strada giusta verso i playoff

KARL-ANTHONY TOWNS LEADER DEI T'WOLVES (ALLA RISCOSSA) | I DATI: 29 PUNTI E 9.3 RIMBALZI DI MEDIA, 50% DALLA LUNGA DISTANZA
VIDEO | LA VITTORIA ALL'ESORDIO STAGIONALE DEI T'WOLVES
La squadra è tutta o quasi da ricostruire, ma il pezzo fondamentale sembra esserci ed è intenzionato a far pesare e sentire tutto il suo talento sotto canestro: Karl-Anthony Towns è partito fortissimo in stagione, letale in ogni punto del campo, un tiratore dall’arco eccezionale e un giocatore immancabile in avvicinamento. Un diamante del genere basterà a Ovest per dimostrare di poter reggere per un’intera regular season?

Un bel “problema” per gli Atlanta Hawks che in questo avvio di stagione, costretti a fare a meno dell’infortunato Danilo Gallinari, si godono un Cam Reddish che arrivato al terzo anno in NBA sembra pronto per la definitiva maturazione: in uscita dalla panchina il suo contributo è stato letale in queste prime tre uscite della squadra della Georgia, sicuro con i piedi oltre l’arco come non lo era mai stato. Atlanta diventa così sempre più seria candidata a dire la sua ai playoff anche quest’anno

I PROBLEMI NEL TIRO DA TRE PUNTI | IL DATO: LA PERCENTUALE DALL'ARCO DEI DETROIT PISTONS (22.5%)

Manca ancora in squadra Cade Cunningham, ok, ma a Detroit i problemi di un roster in parte intrigante paiono già evidenti. Uno su tutti: fare canestro da fuori, arma ormai necessaria in NBA per sopravvivere a livello offensivo. Mancano certezze invece ai Pistons, partiti malissimo e costretti a cercare di rimettersi in carreggiata il prima possibile. il rischio infatti è quello di impantanarsi a causa di un deludente 22% da lontano

In casa Rockets non c’è fretta, va bene, ma l’obiettivo è quello di capire come far funzionare al meglio un quintetto che non può fare affidamento per troppo tempo su Kevin Porter Jr. - almeno non come principale giocatore chiamato a trattare il pallone. Le letture sono spesso superficiali, le palle perse fioccano: si può crescere, ma il talento di Houston non sembra avere nel suo DNA quelle caratteristiche

Kevin Durant è già in condizione e fa per tre, ma avrà il prima possibile bisogno di un aiuto concreto anche da parte di James Harden - che invece è apparso appannato, incolore, impreciso. Fuori forma e fuori fuoco, tira tanto e sbaglia di più, collezionando anche palle perse oltre agli errori. Brooklyn sa di non doversi preoccupare, ma il Barba dovrà trovare rapidamente il modo di rimettersi in carreggiata