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NBA Sundays, New York-LA Clippers 110-102: i Knicks fermano la crisi con Barrett e Randle

NBA SUNDAYS
©Getty

New York interrompe una striscia di tre sconfitte in fila in casa superando i Clippers grazie alle sue stelle. RJ Barrett gioca da miglior giocatorr in campo chiudendo con 28 punti, 14 rimbalzi e 6 assist, seguito dai 24 di Julius Randle e dai 14 di Evan Fournier. Ai Clippers non servono i 26 punti di Reggie Jackson e i 17+13 di Ivica Zubac sotto canestro

IL TABELLINO

Una vittoria doveva arrivare e una vittoria è arrivata. Tra le due squadre impegnate nel matinée del Madison Square Garden erano i New York Knicks quella con maggiore urgenza per conquistare un successo, specialmente dopo le tre brutte sconfitte accumulate in casa. A guidare i padroni di casa in una partita guidata dal primo all'ultimo minuto è stato uno splendido RJ Barrett, decisivo con 26 punti, 14 rimbalzi e 6 assist per i compagni, mettendo la firma su tutti i momenti più importanti della partita. Insieme a lui ci sono i 24 del chiacchieratissimo Julius Randle, per una volta non in lotta con il suo stesso pubblico, e i 14 con quattro triple di Evan Fournier, mentre il debutto di Cam Reddish con la nuova maglia è durato giusto cinque minuti, il tempo di catturare due rimbalzi e di segnare un bel canestro in rovesciata per presentarsi al suo nuovo pubblico. I Clippers invece sono al massimo riusciti a tornare a -1, arenandosi offensivamente quando le percentuali dall'arco (sopra il 40% per tutto il primo tempo) sono cominciate a calare. Reggie Jackson ha provato a caricarsi la squadra sulle spalle chiudendo con 26 punti insieme ai 17+13 di Ivica Zubac, ma la brutta prova di Marcus Morris (0/8 per 4 punti e 4 falli, dopo aver partecipato al funerale di un amico a Philadelphia il giorno precedente) ha impedito ai Clippers di trovare il terzo violino in grado di dare profondità all'attacco di L.A.

Il racconto del primo tempo

L'uomo più chiacchierato del momento, Julius Randle, apre la contesa andando a segno da tre punti e poco dopo lo seguono sia Evan Fournier che RJ Barrett, con i tre canestri dall'arco dei Knicks intervallati da un bel possesso in post basso di Ivica Zubac per il 9-2 iniziale. Il vantaggio dei Knicks si allunga fino al 18-10 punendo la zona dei Clippers, ma Zubac risponde e tiene i Clippers aggrappati alla partita nonostante la presenza sotto canestro di Mitchell Robinson. I losangeleni escono malissimo dal timeout e regalano due punti ad Alec Burks, dopodiché la settima tripla del primo quarto dei Knicks (su otto tentativi) vale il massimo vantaggio sul +12. Serge Ibaka e Luke Kennard rispondono con una tripla a testa per dimezzare lo svantaggio, rimanendo a contatto nonostante le grandi percentuali dei padroni di casa. Il nono e il decimo punto del primo quarto valgono il +8 con cui i Knicks vanno al riposo lungo sul 39-31, facendo assaggiare il campo al debuttante Cam Reddish.

La coppia Kennard-Ibaka tiene in piedi la panchina dei Clippers che ricuce lo strappo, ma Quentin Grimes segna da tre e Reddish da un primo assaggio del suo talento segnando i primi due della sua carriera a New York con una bella penetrazione conclusa con una rovesciata. I giovani della second unit di New York regalano spettacolo, con Immanuel Quickley che manda Obi Toppin a schiacciare il +12 e costringe coach Lue al timeout. I Clippers, pur difendendo male, riescono a rimanere in gara grazie alle percentuali, sfiorando il 60% dal campo e il 50% da tre con 8/16, l'ultima delle quali di Brandon Boston Jr. per tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. Mitchell Robinson continua a essere un problema sotto canestro (4 rimbalzi offensivi sui 7 di squadra) così come la precisione dall'arco dei padroni di casa (10/17 da tre a metà secondo quarto), ma non appena sale la pressione della difesa New York annaspa e butta via la palla, permettendo agli ospiti di tornare a -2 con due accelerazioni di Reggie Jackson. Il playmaker dei Clippers è definitivamente in ritmo e ne mette 14 nel solo primo tempo, ma i Knicks vanno comunque al riposo avanti di 5 sul 66-61 con 17 di Barrett e 11 di Randle. 

Il racconto del secondo tempo

Barrett ricomincia alla grande il secondo tempo, supera quota 20 punti e coinvolge anche i compagni, provando a mettere in ritmo sia Fournier che Randle. Mitchell Robinson è costretto a lasciare la contesa per una brutta distorsione alla caviglia, ma anche con Nerlens Noel in campo i Knicks si mantengono attorno alla doppia cifra di vantaggio a metà terzo quarto, nonostante Jackson sia già a quota 21. È sempre Zubac a farsi sentire a centro area e a costringere coach Thibodeau al timeout con il canestro del -7 che riapre definitivamente i giochi. Randle si sfoga mangiandosi il ferro con un grande taglio a canestro e poi trova Fournier dietro l'arco per la tripla del nuovo +12, con le percentuali dei Clippers che colano a picco. Nonostante una schiacciata di Terance Mann, i Knicks chiudono il terzo quarto avanti di 10 lunghezze sul 91-81.

Barrett ricomincia il quarto quarto facendo quello che vuole e sale a quota 25 punti, mentre coach Thiboudeau inserisce Taj Gibson per la prima volta nella partita (tenendo invece seduto Reddish dopo i 5 minuti del primo tempo). È un altro gioco da tre punti di Barrett a ridare l'ennesimo +13 ai suoi, complici anche i grossi problemi di Marcus Morris in evidente difficoltà emotiva dopo aver avuto un lutto nei giorni precedenti alla partita. Ancora una volta è però Jackson a riportare i suoi  -7 mettendo i Clippers in posizione per inventarsi un'altra rimonta, subito fermata da un canestro in penetrazione di Randle e una tripla ben costruita in angolo per Fournier. Brandon Boston Jr. è l'ultimo ad arrendersi per i Clippers, ma pur costruendo due buoni tiri i losangeleni non riescono a convertirli per riapire la partita: i Knicks vincono 110-102 e interrompono una striscia di tre sconfitte consecutive.