NBA, Kevin Durant spiega l'addio di Harden: "Lui non ha vinto il titolo"
PAROLEA due giorni dalla partita contro i Philadelphia 76ers, Kevin Durant è tornato a parlare dell’addio di James Harden, passato dai Nets ai Sixers alla deadline del mercato. "Si può anche provare a vederla dal suo punto di vista: Kyrie era fuori, io ero infortunato. Lui non ha mai vinto il titolo prima e ha 32 anni" ha detto, con Irving che ha aggiunto i suoi pensieri
Mancano ancora due giorni ad una delle partite più attese dell’anno, quella tra i Brooklyn Nets di Kevin Durant e Kyrie Irving e i nuovi Philadelphia 76ers di James Harden. In una serata in cui molte delle attenzioni verrano rivolte inevitabilmente a Ben Simmons (che dovrebbe essere al seguito della squadra, ma certamente non in campo), anche il primo incontro tra gli ex compagni dopo l’addio di Harden dello scorso mese sarà scrutinato da tantissime persone. Kevin Durant ha già parlato diverse volte dell’addio dell’ex compagno di squadra, ma quando gli è stato chiesto dopo la partita contro Charlotte il motivo per cui Harden ha deciso di andarsene, ha fornito un’altra interessante motivazione: "Non so cosa avremmo potuto fare di diverso per convincerlo a rimanere. Si può anche provare a guardarla dalla sua prospettiva: Kai [Kyrie Irving] non stava giocando e io ero infortunato. Lui non ha vinto il titolo in carriera e ha 32 anni. Perciò ha preso la sua decisione di andare in una squadra che può giocarsela, almeno secondo la sua prospettiva". Tradotto: Harden aveva più "fretta" di noi di vincere un titolo, e riteneva di avere maggiori opportunità a Philadelphia rispetto che a Brooklyn. D’altronde era anche il motivo per cui aveva lasciato Houston per trasferirsi nella Grande Mela, anche se l’avventura ai Nets è durata meno di un anno.
Irving: "Poteva comunicare meglio, ma niente rancori"
Anche Kyrie Irving, di fatto, ha utilizzato lo stesso pensiero di KD: "Ciascuno ha una visione diversa per cominciare e per finire la propria carriera. Se James voleva quello, allora rispetto la sua decisione. Gli auguro solamente pace e amore. Siamo amici, ma non ha funzionato. Avrei voluto che fosse comunicato in maniera migliore per tutti noi come uomini, ma non ci sono rancori né da parte mia né da nessun altro" Irving ha fatto anche capire che dovranno incrociarci ancora per molto tempo, anche perché Nets e Sixers sono rivali nella stessa division: "Siamo nella stessa lega, continueremo a vederci in continuazione. È un’ottima cosa per la NBA che si creino situazioni del genere, con buone storie, buone narrative. Non è mai una questione personale, ma come agonisti vogliamo vincere quella partita. Sappiamo che il pubblico di Philadelphia si comporterà in una certa maniera". Insomma, la tavola è apparecchiata per un grande incontro, da seguire in diretta e in replica sui canali di Sky Sport nella giornata di venerdì.