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NBA, Anthony Davis: "Io e LeBron insieme possiamo ancora lottare per il titolo"

le parole

Si è chiusa la fallimentare stagione dei Lakers, e Anthony Davis ha analizzato quanto successo guardando già alle prospettive future. "Quest'anno hanno pesato gli infortuni - ha spiegato - ma non solo, dovremo valutare molte cose". AD si è detto comuqnue convinto che lui e LeBron possano ancora essere il nucleo di una squadra da titolo

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Nonostante le delusioni delle ultime due stagioni, dopo quella dell'anello nel 2020, Anthony Davis pensa ancora che lui e LeBron James insieme possano essere il cuore di una squadra da titolo. E' quello che è emerso dalla conferenza stampa tenuta prima dell'ultima sfida stagionale dei Lakers contro Denver. "Penso che insieme possiamo farcela - ha spiegato - abbiamo dimostrato che siamo in grado". Di sicuro però questa stagione fallimentare lascia molta delusione e molti dubbi,  cose di cui AD dovrà discutere proprio con LeBron. "Ci sono cose che dovremo valutare durante la offseason, io e lui - ha detto - parlando di quello che è successo quest'anno e di quello che vorremmo vedere nel prossimo, cercando di farci un'idea. Ci riuniremo come gruppo per tornare alla mentalità vincente della prima stagione. Sarà una conversazione molto interssante per capire cosa sia cambiato. Di sicuro gli infortuni hanno influito - ha proseguito Davis - ma anche quando siamo stati in salute non credo abbiamo mai raggiunto il nostro potenziale, per diverse ragioni. Quindi dobbiamo chiarirci le idee per tornare a quella mentalità da titolo che come giocatori sappiamo di poter avere. Ora dobbiamo prenderci del tempo per staccare e poi tornare e prepararci per la prossima stagione". Parole che sembrano suggerire una decisa volontà di restare ai Lakers per tentare una nuova corsa al titolo NBA. 

"Non è tutta colpa di Westbrook"

Davis ha poi proseguito parlando del rendimento deludente di Russell Westbrook, ma togliendo parte della repsonsabilità dalle sua spalle rispetto alla stagione negativa della squadra. "Non giocare abbastanza minuti insieme ci ha fatto male - ha sottolineato - Westbrook non è un one-man show. Non può vincere le partite da solo, dipende da tutti noi. Ha pesato la mia assenza dal parquet, ha pesato l'assenza di LeBron... Tutti, gli allenatori... Tutti hanno delle responsabilità, non è stata solo colpa di Russ". AD ha però sottolineato che i Lakers non avevano bisogno del tipo di gioco fatto vedere da Westbrook nelle sue precedenti esperienze. "Quest'anno - ha spiegato - non avevamo bisogno di quello. Quando io sono arrivato qui, con LeBron non ho continuato a giocare come facevo prima. E anche LeBron ha cambiato il suo modo di giocare, tutti devono cambiare e fare sacrifici. E per Russ è stato difficile adeguarsi a questo".

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