In estate KD aveva pubblicamente chiesto il licenziamento di Steve Nash, ma ora che non è più sulla panchina dei Nets, la superstar di Brooklyn non nasconde la sua sorpresa: "L''ho saputo dalla tv". "Steve era il primo ad ammetterlo: la squadra non rispondeva ai suoi stimoli", spiega Marks
"Scioccato". A volergli credere, la news che Steve Nash non sarà più l'allenatore dei Nets ha sorpreso (e non poco) Kevin Durant, peraltro lo stesso che in estate aveva apertamente chiesto il licenziamento del suo (oggi ex) allenatore. "Però è normale, in NBA", ha subito aggiunto il n°7 bianconero, che ha ammesso di aver saputo dalla notizia dalla tv, senza esserne stato prima informato dal front office. Versione che coincide con quella fornita dal GM dei Nets, Sean Marks, molto più eloquente, in conferenza stampa, nello spiegare la mossa che ha messo Jacques Vaughn - momentaneamente - sulla panchina di Brooklyn. "Con Steve ci siamo confrontati molto, e lui era consapevole delle difficoltà: 'I giocatori non rispondono ai miei stimoli', mi diceva. 'Non sono le prestazioni che voglio vedere'. Così abbiamo scelto di separarci, e la decisione è solo nostra, front office e proprietà: non c'è stato nessun input da parte dei giocatori, che non sono stati consultati". Marks poi giustifica la decisione anche in relazione agli obiettivi della squadra: "Bisogna essere onesti: abbiamo una finestra temporale entro la quale possiamo puntare a vincere, e così abbiamo pensato che questo fosse il momento giusto. La squadra non stava giocando come desiderato, i nostri obiettivi sembravano allontanarsi sempre più".
Kevin Durant: "Mi è piaciuto lavorare per Steve [Nash]"
I motivi sono tanti, non certo solo riconducibili a Steve Nash. Lo riconosce anche Durant: "Abbiamo avuto tanti infortuni, e non abbiamo giocato bene. Succede, in questa lega. Non ha nulla a che fare con l'IQ cestistico di Steve, col suo modo di insegnare pallacanestro. Semplicemente le cose non hanno funzionato. L'anno scorso non è stata una stagione facile, l'estate idem: sappiamo di essere tutti sotto esame, perché nella lega funziona così. Ma a me è piaciuto lavorare con Steve: siamo stati troppo sulle montagne russe, ma alla fine giocare a pallacanestro mi diverte ancora, indipedentemente da chi è l'allenatore". Al momento è Jacques Vaughn, nel (prossimo) futuro chissà: l'opzione Ime Udoka sembra sempre più probabile