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NBA, Lillard alza la voce: "Dopo Curry, il secondo miglior tiratore di sempre sono io"

NBA
©Getty

Damian Lillard ha superato quota 18.000 punti in carriera, avvicinandosi sempre di più al record di franchigia detenuto da Clyde Drexler. Per l’occasione ha anche voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa, mettendo in chiaro la sua idea: "Steph Curry è il più grande tiratore di sempre, ma dopo di lui non vedo perché non dovrei essere nella discussione. Quando sarò in top-2 o top-3 per triple segnate vedremo cosa diranno"

La discussione su chi sia il più grande tiratore di tutti i tempi non è già più da tempo una discussione: quel titolo spetta di diritto a Stephen Curry, e nessuno sano di mente lo metterebbe in dubbio. Ma il secondo? C'è un giocatore attualmente in attività che sostiene di potersela giocare, e quel qualcuno è Damian Lillard. Dopo aver superato quota 18.000 punti in carriera, la stella dei Portland Trail Blazers è ormai prossimo a sorpassare anche Clyde Drexler come miglior realizzatore nella storia della franchigia, ma sta anche risalendo la classifica per triple segnate, occupando attualmente l'ottavo posto dopo aver superato anche Jamal Crawford. E se il primo posto di Steph è irraggiungibile (ci sono già adesso 1.000 triple di distanza), non è così impensabile che il numero 0 di Portland possa arrivare fino al podio (al momento è a -750 da Ray Allen e -408 da James Harden, il quale ovviamente è ancora in attività). 

E lì, almeno secondo lui, si aprirebbe il dibattito: "Vedo sempre sui social che parlano dei migliori tiratori di tutti i tempi e quando esce il mio nome la gente pensa che sia folle menzionarmi" ha detto Lillard al sito ufficiale dei Blazers. "Ma per quante triple ho segnato in carriera [2.223, ndr], quanto sono stato continuo nel segnarle, il livello di difficoltà delle conclusioni che mi sono preso in anni e anni e anni di carriera, è folle il contrario, cioè che io non venga menzionato. Ovviamente anche io penso che Steph sia il più grande di semprema dopo di lui non vedo perché non possa essere in quella discussione, considerando non solo quante ne ho segnate, ma come tiro, quanto sono difficili le mie triple e quanto le faccio sembrare facili. Non vedo l’ora di scalare ulteriormente la classifica: quando arriverò là in top-2 o in top-3, sono curioso di vedere cosa dirà la gente su di me come tiratore". Un modo ulteriore per motivarsi per il resto della carriera, cercando di guadagnarsi il merito che ritiene gli sia dovuto.

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