NBA, i risultati di oggi: OKC sorprende i Clippers, Boston travolge Sacramento
I Clippers si fanno sorprendere in casa dai Thunder, perdendo anche Paul George per un infortunio alla gamba. Boston chiude la sua trasferta a Ovest con una vittoria convincente a Sacramento grazie ai 36 punti di Jayson Tatum, Cleveland supera Brooklyn con 31 di uno scatenato Donovan Mitchell. Vittorie comode anche per Atlanta su Detroit e New Orleans su Sacramento, Paolo Banchero sfiora la tripla doppia nel successo di Orlando contro Washington
ORLANDO MAGIC-WASHINGTON WIZARDS 122-112 | Prima vittoria negli ultimi otto scontri diretti con gli Wizards per Orlando che si non si arrende e continua a inseguire un posto al play-in, condannando Washington all’ottavo ko nelle ultime 10 sfide - senza l’infortunato Kyle Kuzma (per lui il problema alla caviglia pare essere più serio del previsto) e con una squadra che tira con più del 50% dal campo di squadra contro i Magic, ma non riesce a rilanciare la propria corsa alla post-season
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Banchero gioca una delle partite più efficienti della sua stagione, riuscendo a incidere in diversi aspetti del gioco e chiudendo con 18 punti a referto arrivati grazie a un ottimo 6/9 al tiro e 6/6 ai liberi, a cui aggiunge anche otto rimbalzi e nove assist - record personale eguagliato per passaggi vincenti in una singola sfida: “È uno degli aspetti principali del suo gioco: adora passare il pallone, aiutare i compagni e permettergli di colpire”, spiega coach Mosley, felice di un quintetto tutto in doppia cifra con 22 punti di Harris e 20 di Franz Wagner
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Dall’altra parte invece non basta l’ennesima prestazione da 30 punti di Kristaps Porzingis - protagonista, a livello individuale, di una delle sue migliori stagioni in carriera in NBA - con 12/22 al tiro, sei rimbalzi e tre passaggio vincenti, mentre fatica un bel po’ Bradley Beal che tira 15 volte per segnare 16 punti, raccogliendo un 8/10 a cronometro fermo e aggiungendo al suo boxscore anche cinque rimbalzi e sette assist
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ATLANTA HAWKS-DETROIT PISTONS 129-108 | Dopo un primo tempo equilibrato, gli Hawks aprono in due la partita con un parziale di 16-0 a inizio terzo quarto, veleggiando comodamente fino al quarto successo su quattro in stagione sui Pistons (non succedeva dal 1993-94). I padroni di casa fissano il loro massimo stagionale per rimbalzi a quota 61, quasi doppiando gli avversari nei punti da seconda opportunità (23-12) con l’ex di serata Saddiq Bey che chiude in doppia doppia da 14+11 uscendo dalla panchina
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Con Dejounte Murray fuori per influenza, Trae Young ha carta bianca per fare il bello e il cattivo tempo, chiudendo con 30 punti e 12 assist a referto per ispirare le doppie cifre di tutto il quintetto (Bogdanovc 18, Collins 15, Hunter e Capela 12) e gli 11 di AJ Griffin. Atlanta torna così in possesso solitario dell’ottavo posto a Est, provando a lasciarsi alle spalle un periodo negativo da tre sconfitte nelle precedenti quattro gare
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Marvin Bagley firma il suo massimo stagionale da 31 punti e ci aggiunge anche 8 rimbalzi, 3 recuperi e 2 stoppate, ma non può impedire la quarta sconfitta consecutiva dei Pistons – nonché la 15esima nelle ultime 16, segnalandosi come la peggior squadra NBA in termini di record. Le guardie Killian Hayes (21 punti) e Jaden Ivey (17) tirano male ma vanno in doppia cifra, in una serata da 40% di squadra al tiro
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BROOKLYN NETS-CLEVELAND CAVALIERS 109-115 | Anche i Cavaliers aprono in due la partita nel terzo quarto volando fino al +24 per gestire il disperato tentativo di rimonta dei Nets, arrivati alla quarta sconfitta in fila. Day’Ron Sharpe è il migliore dei suoi con 20+11, accompagnato dai 19 con 11 assist di Spencer Dinwiddie e i 18 di Mikal Bridges, ma la loro rimonta arriva al massimo a -5, dovendosi ora guardare le spalle da Miami arrivata a mezza gara di distanza per il sesto posto a Est
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Il protagonista del match è certamente Donovan Mitchell, miglior marcatore dei suoi a quota 31 punti e autore di una schiacciata poderosa sulla testa del malcapitato Yuta Watanabe. "Ho guardato in alto per vedere il replay, ma eravamo in trasferta perciò non lo avrebbero mai mostrato" ha scherzato Mitchell, a cui fanno seguito i 17 punti di Evan Mobley e Darius Garland, i 18 dalla panchina di Caris LeVert e i 12 con 14 rimbalzi del rientrante Jarrett Allen, fuori nelle ultime gare per un problema all’occhio
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NEW ORLEANS PELICANS-SAN ANTONIO SPURS 119-84 | Tutto facile per i Pelicans che spazzano via dal parquet gli Spurs già nel primo tempo e poi controllano il vantaggio nella ripresa, contro una squadra dalle rotazioni ormai rivoluzionate in vista del termine della regular season e che raccoglie 20 punti da Sandro Mamukelashvili, mentre sono 15 quelli segnati dall’ex di giornata Devonte’ Graham in uscita dalla panchina con 4/12 al tiro e un eloquente -28 di plus/minus
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Bastano tre quarti a Brandon Ingram per spazzare via avversari e paure, autore di 32 punti e sette assist in 31 minuti con 10/16 al tiro, 10/10 ai liberi, sette assist e quattro rimbalzi, mentre sotto canestro a pensare al resto è Jonas Valanciunas da 19 punti e 15 rimbalzi con 8/10 dal campo. Ancora senza l’indisponibile Zion Williamson (sempre out in questo 2023), i Pelicans restano aggrappati a una speranza play-in agganciando i Lakers e portandosi a mezza gara di distanza dal 10° posto a Ovest
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SACRAMENTO KINGS-BOSTON CELTICS 109-132 | I Celtics concludono una lunga trasferta da sei gare con la quarta vittoria di questo scorcio di stagione, battendo una delle migliori squadre della Western Conference in una gara in cui toccano anche il +27. Sacramento, alla quinta partita in sette giorni e al quarto fuso orario diverso, va in difficoltà contro la difesa dei Celtics e soprattutto non possono contenere il loro attacco che viaggia col 53% di realizzazione di cui 18/44 da tre (41%)
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Jayson Tatum non è particolarmente preciso dall’arco (2/7) né dalla lunetta (6/11), ma è comunque ingestibile per i Kings che non possono impedirgli di realizzare 36 punti, così come Jaylen Brown – protagonista con dichiarazioni sibilline sul suo futuro – ne mette 27 e Derrick White chiude una doppia doppia da 20+11 assist. Chiudono il quintetto in doppia cifra i 17 di Marcus Smart e gli 11 di Al Horford, ritrovando anche Robert Williams III dalla panchina dopo 8 gare di assenza
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La 12^ tripla doppia stagionale di Domantas Sabonis (solo Nikola Jokic ha fatto meglio) da 16 punti, 13 rimbalzi e 12 assist non riesce a riavviare il motore dei Kings, comprensibilmente stanchi dopo le fatiche dell’ultimo periodo. Si tratta comunque solo della prima striscia di sconfitte da inizio febbraio a oggi, arrivata nonostante i 18 punti di De’Aaron Fox e altri quattro compagni in doppia cifra. “Ci hanno presi a calci, a cominciare da me” l’ammissione di colpa di coach Mike Brown dopo il match
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L.A. CLIPPERS-OKC THUNDER 100-101 | Serata da dimenticare per i Clippers che si fanno beffare in volata dai Thunder e perdono nel finale anche Paul George causa infortunio alla gamba destra che preoccupa ormai a pochi giorni dal termine della regular season: per l’ex giocatore di OKC 18 punti e 7 rimbalzi prima del brutto colpo subito, mentre sono 21 quelli realizzati da Kawhi Leonard e 15 con 8 rimbalzi per Russell Westbrook. L.A. resta quinta, con una gara e mezza di margine sulla zona play-in
Quelli che invece si tengono stretto il proprio settimo posto a Ovest sono i Thunder, guidati neanche a dirlo da Shai Gilgeous-Alexander - autore di 31 punti, sette rimbalzi e quattro assist con 12/25 al tiro, mentre al suo fianco un ormai non più sorprendente Jalen Williams ne aggiunge 20 con otto rimbalzi in una squadra che riesce a vincere nonostante le modeste percentuali al tiro (41.9%) e dall’arco (27%) raccolte di squadra. OKC nelle ultime otto a uno dei calendari più facili da affrontare dell’intera NBA: un dettaglio che potrebbe fare decisamente comodo
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Questa la situazione nella Western Conference a poco meno di 20 giorni dalla fine della regular season
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Questa invece la situazione a Est, dove tutto è ancora in gioco
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Se la stagione finisse oggi questa sarebbe la situazione nel tabellone della post-season, tra accoppiamenti al torneo play-in e al primo turno di playoff
