Il livello di talento medio in NBA è sempre più alto e compiere l'ultimo balzo, quello che porta dall'essere dei buoni giocatori all'entrare nell'aristocrazia del gioco, non è per niente facile. Dopo aver stilato la classifica dei 100 migliori nomi della NBA, alle soglie della regular season 2023-24, "ESPN" ha individuato 10 potenziali candidati all'ingresso nella top 100
I 100 MIGLIORI GIOCATORI DELLA NBA SECONDO ESPN | SFOGLIA LA GALLERY
- Titolare indiscusso in una squadra che potrebbe sorprendere molti a est, Claxton potrebbe addirittura ripercorrere i passi di Jarrett Allen, che l'ha preceduto in maglia Nets ed è poi diventato un All Star
- Reduce dalla miglior media punti in carriera (15,2), a 25 anni la guardia dei Kings potrebbe essere vicina alla svolta della sua parabola in NBA, anche perché Huerter sa fare la cosa più importante nella pallacanestro contemporanea: tirare
- Nominato "ufficialmente" playmaker titolare dei Celtics dopo l'addio a Marcus Smart, non è affatto detto che l'arrivo di Jrue Holiday ne cambi ruolo e minutaggio. Elemento chiave per Boston, soprattutto negli equilibri difensivi
- L'eccellente mondiale giocato con il Canada potrebbe dargli la spinta decisiva per fare un ulteriore salto di qualità e magari uscire, almeno un po', dal ruolo di "villain". Al netto delle intemperanze verbali, difensore sull'uomo che molti vorrebbero in squadra
- Uscito dalla top 100 dopo essersi piazzato al 69° posto nel 2022, Dinwiddie ha tutto per tornare in classifica, compreso il vantaggio di giocare in una squadra in cui l'unico altro trattatore di palla è il fragile Ben Simmons
- La coppia con Cade Cunningham, di fatto, non si è mai vista la scorsa stagione. Ora che il compagno ha recuperato dai guai fisici, però, Ivey potrebbe avvantaggiarsi del fatto di agire da playmaker secondario, più libero di dare sfogo al suo talento offensivo
- L'infortunio al menisco ne ha frenato l'ingresso in top 100 già a questo giro, ma Murphy III ha tutto ciò che serve per entrare in classifica: duttilità difensiva, tiro dalla lunga distanza e spirito competitivo in abbondanza
- La serie con gli Warriors è stata un po' una doccia fredda dopo l'eccellente regular season da rookie, e al secondo anno in NBA Murray dovrà ripartire proprio dai difetti emersi ai playoff: difficoltà nel rimanere sui cambi difensivi e freddezza al tiro. Talento e fisico per continuare a crescere ci sono, al resto dovrà provvedere il giocatore con il lavoro individuale
- Già nella seconda parte della scorsa stagione si erano viste cose assai interessanti, adesso, circondato da compagni decisamente più competenti, Smith Jr. è nelle condizioni ideali per crescere ancora e in fretta. Nel suo anno da rookie ha tirato con il 30,7% da tre, quello è il primo ambito in cui dovrà necessariamente migliorare
- A San Antonio tutti gli occhi saranno su Victor Wembanyama, ma Vassell ha ciò che serve per diventare la spalla ideale del fenomeno francese. Il playmaking (1,9 assist di media nelle sue prime tre stagioni in NBA) e il tiro da tre (36,7% in carriera fin qui) sono gli aspetti del gioco su cui verranno misurati i suoi miglioramenti, nonché la legittimità del ricco contratto firmato poche settimane fa con gli Spurs