NBA, la corsa per Cooper Flagg: nove squadre sognano il colpo al prossimo Draft
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Il Draft 2025 si prospetta come uno dei più carichi di talento degli ultimi anni e in cima alla lista dei desideri delle squadre che aspirano a voltare pagina c’è Cooper Flagg. La giovanissima ala, che passerà il suo unico anno al college a Duke, potrebbe scatenare una corsa ad accaparrarsi le chance migliori possibili di ottenere la prima scelta assoluta. E alla corsa potrebbe iscriversi quasi un terzo delle squadre della lega
TUTTE LE FIRME E GLI SCAMBI DEL MERCATO NBA
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- Contrariamente a quando successo con l’ultimo Draft, il prossimo si prospetta pieno di talenti dal potenziale altissimo. Oltre al già chiacchieratissimo Cooper Flagg, infatti, sono diversi i nomi che suscitano entusiasmo tra gli addetti ai lavori. Da Ace Bailey a Dylan Harper passando per Nolan Traore, per diverse squadre il futuro potrebbe cominciare con la Lottery di maggio
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- Le 14 squadre che restano fuori dai playoff vengono coinvolte nella Lottery, una specie di sorteggio che assegna l’ordine delle scelte al Draft. Le due squadre con il peggior record in regular season hanno il 14% di accaparrarsi la prima scelta assoluta, percentuale che decresce fino allo 0.7% di cui dispone la squadra che tra quelle escluse dai playoff ha avuto il miglior record
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- Come è quasi sempre successo in passato, soprattutto quando tra i nomi in ballo al Draft c’era un prospetto ambito quanto Flagg, potrebbero essere in molte le squadre che, pur di assicurarsi una chance di poter ottenere una delle prime scelte, decideranno di sacrificare un buon numero di vittorie
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- Per partecipare alla corsa per Flagg e soci occorre essere una squadra che di fatto non nutre grandi ambizioni in merito alla prossima stagione, ma che viceversa sogna di portarsi in casa un talento in grado di far voltare pagina alla franchigia e magari diventarne anche l’uomo simbolo
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- Tutte le scelte operate sul mercato, a cominciare dalla cessione di Mikal Bridges, portano a una ricostruzione massiccia dopo il fallimento dell’esperimento iniziato nel 2019 con le firme di Kevin Durant e Kyrie Irving. Sotto la guida del nuovo coach Jordi Fernandez i Nets punteranno a sperimentare un roster molto disomogeneo, con l’obiettivo di arrivare ben piazzati anche alla Lottery
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- Ad un anno dall’addio a Bradley Beal, Washington si trova ancora nelle condizioni di dover ricominciare tutto da capo. Il roster non è competitivo, ma almeno per una stagione questo non dovrebbe essere un problema, sempre a patto di riuscire a ottenere una scelta alta al prossimo Draft
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- I Pistons, in fase di ricostruzione, ci sono da anni. Durante l’estate, però, con il cambio nel front office e in panchina a Detroit hanno voluto ribadire di voler voltare pagina. E il primo capitolo di una nuova storia potrebbe benissimo essere l’arrivo in città di una potenziale stella al prossimo Draft
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- I Jazz non hanno avuto grande fortuna durante le Lottery degli ultimi due anni, anche perché tutto sommato la squadra non è andata poi così male. In una Western Conference sempre più competitiva, però, i ragazzi di Will Hardy potrebbero adattarsi in fretta ai bassifondi della classifica in modo da aumentare le chance di successo tra maggio e giugno
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- La confusione sotto il cielo di Chicago è massima e i Bulls rischiano ancora una volta di rimanere impantanati in quella zona grigia che porta al play-in ma che riduce di non poco le possibilità di successo alla Lottery. Sarà interessante osservare se, con Flagg all’orizzonte, qualcuno nel front office deciderà finalmente di premere il pulsante del “rebuild”
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- Non migliorare, anche solo per la presenza di Victor Wembanyama in campo, sarà difficile, ma a San Antonio potrebbero decidere di sacrificare un po’ di competitività a breve termine in cambio della possibilità di affiancare al francese un altro talento generazionale
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- Dopo una stagione caratterizzata da sostanziali stravolgimenti al roster con le trade che hanno allontanato dal Canada Pascal Siakam e OG Anunoby, a Toronto si dovrebbe ricominciare a costruire attorno a Scottie Barnes. La tenuta complessiva della squadra, però, non appare certa e la prospettiva di poter inserire in organico un altro talento giovane potrebbe rendere meno urgente il miglioramento del record in regular season
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- Anche nel caso di Portland, dal punto di vista del talento l’organico a disposizione di coach Chauncey Billups non è affatto male, ma ora come ora si fatica a individuare un disegno tattico di squadra coerente. Probabile quindi che a Portland si preparino ad un’altra stagione con tante sconfitte, prezzo che i Blazers pagherebbero volentieri in cambio della miglior chance possibile alla Lottery di maggio