Benvenuti a Vancouver, città delle Olimpiadi ecosostenibili

Olimpiadi
Il municipio della città di Vancouver (foto AP)
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Il comitato organizzatore dei prossimi Giochi Olimpici ha firmato un accordo con una società che si occupa di bilanciare le emissioni di carbonio investendo in progetti di tecnologia pulita in diverse parti del mondo. Ecco come...

di Luca Di Garbo

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Se è vero che non ci sarà nessun atleta dell’Uganda alle Olimpiadi, questo non vuol dire che il paese africano non verrà toccato dai Giochi. Una delle sfide degli organizzatori di Vancouver 2010 sarà infatti quella di rendere le Olimpiadi carbon-neutral, ovvero di compensare le emissioni di anidride carbonica dovute ai Giochi. E’ per questo che il comitato organizzatore ha firmato un accordo con la Offsetters, una società di Vancouver che si occupa di bilanciare le emissioni di carbonio investendo in progetti di tecnologia pulita in diverse parti del mondo.

Ad esempio, una tonnellata di CO2 sprigionata in Canada verrà “recuperata” a Kampala, in Uganda, attraverso progetti che prevedono la fornitura alla popolazione di particolari stufe a legna per evitare dispersione di calore e spreco di combustibile. Progetti di efficienza energetica come quelli di Kampala, saranno attuati anche attraverso la creazione di due parchi eolici in Nuova Zelanda e Turchia, e grazie all’uso di biomasse al posto del legname come combustibile per la produzione di ceramica in Brasile. Inoltre, diversi altri progetti virtuosi saranno realizzati nella Columbia Britannica, la provincia canadese in cui si terranno i Giochi.

Gli organizzatori hanno calcolato in 268.000 le tonnellate di emissioni di anidride carbonica dovute ai Giochi: 118.000 le emissioni dirette e 150.000 quelle indirette derivanti dagli spostamenti di partecipanti e spettatori. Nei giorni scorsi, alcuni tra i principali partner e sponsor della rassegna olimpica, si sono impegnati nell’acquisto di “carbon credits” per bilanciare le proprie emissioni di CO2 andando così a finanziare le opere di efficienza energetica.

Ma anche gli spettatori dei Giochi potranno sostenere la nobile causa. Sul sito della Offsetters è possibile infatti calcolare il carbon footprint, ovvero il proprio contributo alle emissioni e successivamente saldare il proprio debito con madre natura. Mettiamo che una coppia di italiani decida di partire per Vancouver con partenza da Roma e scalo a Londra. Consideriamo che i due viaggiatori abbiano in mente di fermarsi per 3 notti in albergo e di assistere almeno ad una competizione olimpica. Ebbene, il loro impatto ambientale sarà di 5,9 tonnellate di CO2. Qualora si volesse “riparare al danno” basterebbero circa 95 euro con comodo pagamento dal sito stesso. Gli abitanti di Kampala ringrazieranno.

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