Scandalo Rio 2016: sospeso il comitato olimpico brasiliano

Olimpiadi
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Il provvedimento è stato preso dall'esecutivo del Cio anche nei confronti del presidente Carlos Nuzman, arrestato nell'ambito dell'inchiesta "Unfair Play". E' sospettato di aver fatto da mediatore all'interno della compravendita di voti per l'assegnazione dei Giochi alla città carioca. Sono da escludere conseguenze per gli atleti brasiliani

L'esecutivo del Cio ha sospeso temporaneamente il Comitato olimpico brasiliano (Cob) e il suo presidente Carlos Nuzman. Il provvedimento arriva a poche ore di distanza dall'arresto dello stesso Nuzman all'interno dell'operazione "Unfair Play – Second Time", in cui è sospettato di aver fatto da mediatore all'interno della compravendita di voti per l'assegnazione delle Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro. Per lui le accuse sono quelle di corruzione, riciclaggio di denaro e organizzazione criminale. In particolare, Nuzman avrebbe fatto arrivare all'ex membro del Cio Lamine Diack 2 milioni di dollari per poter così spostare un certo numero di voti in favore della candidatura della città carioca. Secondo gli inquirenti l'ex presidente del comitato olimpico brasiliano avrebbe aumentato il suo patrimonio personale di ben 457% negli ultimi dieci anni. In suo possesso sono stati trovati anche 16 lingotti d'oro. 

Nuzman escluso dalla commissione di coordinamento per Tokyo 2020

Il Cio, di cui Nuzman è membro onorario, ha deciso anche di escludere il dirigente brasiliano dalla commissione di coordinamento per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Con la sospensione del Cob, invece, tutte le sovvenzioni e i pagamenti del Cio al Comitato olimpico brasiliano vengono congelati ma gli atleti potranno continuare a gareggiare sotto la bandiera brasiliana sia alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang nel 2018 sia nelle altre manifestazioni che si svolgono sotto l'egida del Cob.