Australia in semifinale, affronterà gli All Blacks

Rugby
L'Australia esulta per l'ottimo successo sul Sudafrica che vale la qualificazione alle semifinali ai Mondiali (Getty)
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Ai Mondiali di rugby i "wallabies" hanno battuto i campioni uscenti del Sudafrica 11-9 al termine di un match avvincente e ora dovranno vedersela con i padroni di casa, vittoriosi sull'Argentina 33-10, per conquistare un posto in finale

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Australia-Sudafrica - L'Australia batte il Sudafrica 11-9 (primo tempo 8-3) e si qualifica per le semifinali dei Mondiali di rugby in corso in Nuova Zelanda. I wallabies vincono un'autentica battaglia con i campioni del mondo uscenti al termine di 80 minuti di straordinaria intensità. L'avvio sembra in discesa per il giovane XV del ct Robbie Deans: una palla vagante diventa oro, Pat McCabe vola sulla fascia e James Horwill può andare in meta all'11'. James O'Connor sfrutta un piazzato al 17': i canguri scappano 8-0 contro avversari che faticano a mettersi in moto. Il Sudafrica non trova spazi ma riesce a rimettersi in  carreggiata prima del riposo. Il penalty di Mornè Steyn al 39' porta lo score sull'8-3. Gli Springboks prendono progressivamente in mano il match nella ripresa.

La sfida è una guerra di posizione che concede pochissimo allo spettacolo. Il Sudafrica conquista metri di campo e getta le basi per la rimonta. Steyn centra nuovamente i pali al 56' e poco dopo firma il sorpasso. Lo fa con un drop chirurgico che, al 60', vale il 9-8. Dopo un'ora in trincea, l'Australia deve ricominciare a fare la partita. Ogni chance va sfruttata e vale oro il piazzato che O'Connor ha a disposizione al 71': mira perfetta, controsorpasso e 11-9. Il Sudafrica avrebbe il tempo per l'ultimo assalto, ma non riesce a imbastire l'azione per offrire il pallone a Steyn. L'Australia resiste fino al fischio finale e fa festa.

Nuova Zelanda-Argentina - L'Australia affronterà in semifinale, come da pronostico, la Nuova Zelanda. Gli All Blacks faticano per superare l'Argentina 33-10 (primo tempo 12-7) nei quarti di finale dei Mondiali. Il risultato finale non deve ingannare: nella tana di Eden Park, a Auckland, i padroni di casa devono lottare dall'inizio alla fine per piegare la resistenza degli splendidi pumas. Il XV del ct Graham Henry può cominciare a pensare alla semifinale in programma domenica prossima, sempre a Auckland, contro l'Australia.

All'appuntamento contro i rivali per eccellenza, gli All Blacks si presentano dopo aver superato un esame vero. La Nuova Zelanda commette l'errore di accettare il ritmo dettato dai sudamericani. O meglio, non riesce ad accelerare contro avversari che soffocano ogni iniziativa. Non ci sono varchi, bisogna affidarsi a Weepu per muovere il punteggio.

I primi due piazzati (13' e 26'), però, non bastano per aprire il gap. L'Argentina non arretra di un centimetro e alla mezz'ora gela Eden Park. Dalla mischia parte l'azione che, grazie al break di Leonardo Senatore, diventa il trampolino per Julio Farias Cabello: meta e, con la trasformazione di Felipe Contepomi, i pumas passano a  condurre 7-6. La partita è vera e, per i favoriti, diventa pure in salita.

La Nuova Zelanda prova a reagire, la scintilla non scocca ma almeno Weepu continua a sfruttare i penalty: altri due centri (36' e 40') e i padroni di casa vanno al riposo in vantaggio 12-7. I tutti neri si ripresentano in campo con Isaia Toeava al posto di Mils Muliaina, out per un problema alla spalla: il ct Graham Henry  cerca l'uomo che possa allargare l'attacco, ma il copione del match non cambia.

L'Argentina rimane in scia con il piazzato di Marcelo Bosch (46') e dall'altra parte Weepu (50') prosegue il suo show balistico: 15-10. La fatica comincia a farsi sentire e il muro dei pumas inizia a scricchiolare. Le percussioni di Ma'a Nonu, un 'non fattore' per quasi un'ora, adesso si fanno sentire. Richie McCaw si ferma a pochi centimetri della meta, Weepu sfrutta un altro penalty (58') per il  18-10 ma, soprattutto, l'Argentina si ritrova con un uomo in meno per il cartellino giallo sventolato davanti a Nicolas Vergallo.

Diventa impossibile arginare la marea nera e al 67' arriva la meta che spacca definitivamente la partita: Kieran Read schiaccia l'ovale per il 23-10 e pazienza se Weepu, migliore in campo, macchia la sua serata spedendo sul palo il pallone dei due punti addizionali. Il man of the match può riscattarsi al 72' con il penalty del 26-10. L'Argentina non ha più benzina, c'è gloria anche per Brad Thorn (77') e per la meta che, trasformata da Aaron Gruden, scolpisce il definitivo 33-10. Missione compiuta, giù il sipario per una settimana. Sabato prossimo a Wellington è in programma la prima semifinale tra Galles e Francia. Domenica tocca a Nuova Zelanda e Australia.