Rugby, denuncia di Traorè: compagni del Benetton chiedono scusa e lui perdona

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Il pilone azzurro, di origini guineane, ha reso noto attraverso i suoi social network l’episodio avvenuto durante il Secret Santa del Benetton, un momento conviviale in cui ci si scambiano regali anonimi tra compagni di squadra. Il classe ’94 ha ricevuto una banana marcia dentro un sacchetto dell’umido: “Non ci ho dormito la notte, ha fatto male vedere quelli che ridevano”. Il club convoca i giocatori e Traorè accetta le scuse del suo compagno: "Siamo una famiglia"

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Una banana marcia all’interno di un sacchetto dell’umido. Questo il “regalo” di Natale ricevuto dal Cherif Traorè dai suoi compagni di squadra del Benetton. A denunciare l’episodio è stato lo stesso pilone della nazionale italiana: il classe ’94, di origini guineane, ha pubblicato un duro post su Instagram sottolineando lo sfondo razzista del regalo ricevuto durante il Secret Santa, un momento che conviviale e scherzoso in cui ci si scambiano doni in forma anonima.

“Fa male vedere la maggior parte dei compagni che ridono”

Nel suo post, Traorè racconta l’episodio: “Sta arrivando Natale e come da tradizione in squadra è il momento del Secret Santa. Un momento conviviale e scherzoso. Un momento dove ti puoi permettere di fare regali anonimi ai tuoi compagni, di quelli anche pungenti, ironici. Ieri, quando è stato il mio turno, all’interno del mio regalo ho trovato una banana. Una banana marcia, dentro un sacchetto dell’umido”. Poi il rugbista aggiunge: “Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male e vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale”.

“Non ho dormito tutta la notte”

Lo stesso Traorè prosegue: “Sono abituato o meglio, mi sono dovuto abituare, a dover fare buon viso a cattivo gioco ogni volta che sento battute a sfondo razzista per cercare comunque di non inimicarmi le persone vicine. Ieri è stato diverso però. Fortunatamente, alcuni compagni, soprattutto stranieri, hanno cercato di supportarmi. Fuori dall’Italia un gesto come questo è condannato gravemente anche all’interno di piccole realtà, e questa volta voglio dire la mia. Non ho dormito tutta la notte”.

“Spero che il mittente impari la lezione”

Poi, a conclusione del post, Traorè scrive: “A questo Secret Santa erano presenti anche ragazzi giovani, di origini diverse. Ho deciso di non stare in silenzio questa volta per fare in modo che episodi come questo non succedano più per evitare che altre persone si ritrovino in futuro nella mia situazione attuale. E sperando che il mittente impari una lezione…”. 

La nota del Benetton: "Condanna a ogni forma di razzismo e discriminazione"

Benetton Rugby "tiene a ribadire di aver sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di razzismo o forma di discriminazione. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra identità ed i nostri valori. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza". Lo afferma in una nota il sodalizio trevigiano. "Comportamenti simili - prosegue la nota - non hanno nulla che vedere con lo sport, e davanti ad episodi del genere Benetton Rugby sarà sempre dalla parte del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità". 

Traorè ha accettato le scuse del suo compagno

La società ha diramato un comunicato nel quale spiega che nel pomeriggio tutto il gruppo squadra è stato convocato per discutere della questione che ha coinvolto il giocatore. Poi ha reso note le dichiarazioni di Cherif Traoré: "La riunione di questo pomeriggio è stata l’occasione per confrontarsi e capire come quanto fatto da un mio compagno in occasione dello scambio dei regali Natale sia puramente frutto di una idiozia e nient’altro. Ho apprezzato ed accettato le scuse sue e quelle dell’intera squadra. Sono contento del gesto e sono sicuro che quanto accaduto renderà il gruppo ancora più solido. Siamo una famiglia e come tale continueremo ad impegnarci dentro e fuori dal campo lottando, come sempre fatto, contro ogni forma di discriminazione".

La FIR: "Razzismo non deve esistere nella società civile"

"In relazione a quanto riportato dagli organi di stampa in merito all’episodio che ha visto protagonista il pilone della Benetton Rugby e della Squadra Nazionale Cherif Traorè la Federazione Italiana Rugby ribadisce il proprio impegno verso un gioco pienamente inclusivo, accogliente ed estraneo a qualunque forma di discriminazione razziale". Così la Fir in merito alla denuncia di un regalo a sfondo razzista ricevuto dal pilone della Benetton Rugby e della nazionale, Cherif Traorè. "Razzismo, intolleranza e ogni tipo di pregiudizio non hanno e non devono avere alcun ruolo nello sport e nella società civile. La Federazione Italiana Rugby ribadisce piena fiducia nell’operato della Benetton Rugby e nella coerenza della Franchigia con i valori fondanti del Gioco", conclude la federazione rugby.