Yankees contro Red Sox: Boston "ruba" schemi con l'Apple Watch

Sport USA

Danilo Freri

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Da un esposto dei New York Yankees è nata un’inchiesta contro i grandi rivali dei Boston Red Sox: hanno rubato i loro segnali durante le partite grazie agli Apple Watch

E’ la più grande rivalità del mondo del baseball, forse di tutto il mondo dello sport. New York Yankees e Boston Red Sox si detestano da più di un secolo. Ora la rivalità si arricchisce di un capitolo nuovo: i segnali rubati, grazie alla tecnologia degli Apple Watch. L’accusa viene dagli Yankees ed ha portato ad una inchiesta. Con alcuni filmati come prova, sostengono che nella panchina dei Red Sox durante le partite arrivano informazioni sui lanci che il ricevitore suggerisce al lanciatore quando la squadra di Boston è in battuta. Tutto in tempo reale: un membro dello staff riceve la soffiata sull’orologio super tecnologico e la trasmette subito ai giocatori e a chi è in campo. Vantaggio non da poco, perché permette ai giocatori in attacco di sapere che tipo di lancio arriverà e come trasformarlo in una battuta che porta punti, magari in un fuoricampo.

In realtà è una questione vecchia quanto il baseball. Le squadre cercano da sempre di carpire i segnali degli avversari. E’ il motivo per cui si assiste spesso a strani rituali di gesti codificati che vogliono confondere gli avversari. I Red Sox hanno ammesso la furbata, ma è difficile che l’MLB, la lega dei campionati major, a fine inchiesta vada più in là di una multa. Sarà più importante l’effetto deterrente.
Anche perchè non c’è una regola che lo vieti, in realtà. Quello che è vietato, certamente, è l’uso di mezzi tecnologici durante il gioco. In passato più volte sono state sorprese squadre che usavano cannocchiali, più recentemente Mets e Phillies erano stati accusati di usare telecamere.

Ora siamo ad un livello più sofisticato: ogni staff ha degli specialisti che guardano la partita al video, cosa necessaria anche perché nel baseball le squadre possono chiedere gli istant replay. La tv è il mezzo migliore per vedere tutto, segnali compresi. Il problema era poi arrivare ai giocatori in campo. Problema risolto con gli Apple Watch che ora probabilmente saranno banditi. La tecnologia lasciamola agli arbitri.