Colin Kaepernick nuovo volto della campagna Nike: uno schiaffo alla NFL?

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L'ex quarterback della NFL è stato scelto come volto per il lancio della campagna per il 30ennale dello slogan "Just Do It" dell'azienda di abbigliamento sportiva. Una scelta controversa, dato che Kaepernick è in causa con la NFL di cui Nike è partner per le divise

L'NFL DIMENTICA KAEPERNICK, L'UOMO CHE HA CRITICATO L'AMERICA

"Credi in qualcosa. Anche se vuol dire rinunciare a tutto quanto". Sembrerebbe uno slogan normalissimo per una compagna pubblicitaria, ma se il volto associato a quella frase è quello di Colin Kaepernick, allora il messaggio assume tutt’altro significato. L’ex quarterback della NFL è "fuori dal giro" da ormai due anni, ovverosia da quando è uscito dal suo contratto con i San Francisco 49ers e nessuna delle 32 franchigie professionistiche di football americano ha più voluto prenderlo, nonostante sul suo curriculum ci sia un’apparizione al Super Bowl XLVII del 2012. Il motivo è da ricercare – oltre che in un naturale declino delle sue prestazioni in campo – nel suo impegno politico e sociale, che ha trovato lo sfogo più iconico nell’inginocchiamento che faceva durante ogni inno americano, come segno di protesta contro la violenza nei confronti delle persone di colore negli Stati Uniti. Un gesto estremamente discusso negli USA e nel resto del mondo, che ha provocato reazioni tanto positive (in molti lo hanno emulato all’inizio della scorsa stagione, prima che la NFL ponesse fine alla questione) quanto negative (dai proprietari fino al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump), rendendolo uno degli atleti più importanti e polarizzanti del mondo anche senza mettere più piede in campo.

Nike: "Kaepernick motivo di ispirazione per tutti, aiuta il mondo a guardare avanti"

Proprio per questa sua rilevanza politica e sociale la Nike lo ha tenuto sotto contratto per tutto questo tempo, aspettando il momento giusto per utilizzarlo come suo testimonial. Quel momento è arrivato ieri in concomitanza con il lancio per il 30ennale dello storico slogan “Just Do It” dell’azienda di Portland, insieme ad altri atleti come LeBron James, Serena William, Odell Beckham Jr., Shaquem Griffin e Lacey Baker. Una decisione molto forte, giustificata così dal vice presidente del brand nel Nord America Gino Fisanotti a ESPN: "Crediamo che Colin sia uno degli atleti più influenti della sua generazione, e ha utilizzato il potere dello sport per aiutare il mondo ad andare avanti. Volevamo dare ancora più forza al suo messaggio e introdurre lo slogan ‘Just Do It’ a una nuova generazione di atleti". A rendere controversa la scelta di Nike c’è il fatto che l’azienda col baffo è sponsor tecnico di tutte le 32 franchigie NFL, griffandone le divise; Kaepernick, invece, già da un anno ha fatto causa ai proprietari della NFL sostenendo che si siano coalizzati per tenerlo fuori dalla lega. Una situazione spinosa e un rischio più o meno calcolato per l’azienda, anche se non è chiaro quale possa essere la reazione della lega (o del presidente Trump, se è per questo) alla decisione di legarsi in maniera così potente al personaggio pubblico che gli si è opposto in maniera così netta negli ultimi anni.