Federer tra Wimbledon e Mondiali: vorrei la tv sul Centrale

Tennis
Federer in azione a Wimbledon
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Lunedì in campo per il via al torneo londinese col colombiano Falla. Lo svizzero, numero 2 del tennis mondiale e vincitore 6 volte sull'erba dell'All England Club, avrà qualche difficoltà a seguire le gesta della sua Nazionale

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"Potrei mettere un piccolo monitor in campo, per dare un'occhiata tra un game e l'altro...". Roger Federer si prepara a scendere in campo a Wimbledon per difendere il titolo conquistato un anno fa. Lo svizzero, numero 2 del tennis mondiale e vincitore 6 volte sull'erba dell'All England Club, avrà qualche difficoltà a seguire le gesta della sua Nazionale impegnata ai Mondiali di calcio. A Wimbledon, del resto, è stato varato un piano per limitare la diffusione della febbre mondiale: sui maxi-schermi, non si vedranno immagini di football.

La passione di King Roger per il pallone è nota. Il lavoro,  però, è lavoro. "Non penserete che scapperò dal campo alle 3 del  pomeriggio?", dice il fuoriclasse di Basilea. Lunedì Federer aprirà il programma della prima giornata: alle 13 si presenterà sul campo Centrale con il colombiano Alejandro Falla per un primo turno che non appare proibitivo. E quando a Londra saranno le 15, in Sudafrica la Svizzera scenderà in campo contro il Cile e andrà a caccia di altri punti preziosi dopo lo splendido successo per 1-0 sulla Spagna all'esordio.

"Mi è già successo di giocare mentre si verificavano eventi importanti per la mia vita. Lo scorso anno sono sceso in campo molte volte pensando che Mirka (la moglie, ndr) stesse per dare alla luce le mie figlie -dice ancora Roger-. Certo è un po' folle che la Svizzera giochi alle 15. Forse avrò la possibilità di vedere un po' di partita". Il legame con la Nazionale di calcio è speciale e non si limita al tifo. Prima della partenza della selezione per il Sudafrica, Federer ha infatti parlato con alcuni giocatori. Inoltre, è in costante contatto con il  ct Ottmar Hitzfeld, con cui scambia spesso sms.

"Prima dei Mondiali mi ha chiamato e mi ha  chiesto se potevo incontrare la squadra, rispondere a domande sui rapporti con i media e sulla gestione della pressione. Sono stato molto felice di farlo", racconta. "Da allora -sorride- non hanno più perso: se l'1% dei risultati è merito mio, è perfetto. In realtà, i giocatori sono ottimi e lo sanno. Io gli ho detto che dipende tutto da loro. L'incontro con la squadra è stato una bella esperienza e sono contento se la cosa ha funzionato". In Svizzera, il calcio continua a conservare un appeal superiore al tennis nonostante i prodigi di Federer. "Il calcio è una cosa enorme, nel mio paese lo sono anche lo  sci, l'hockey e il tennis. Ma il calcio è lo sport globale per  eccellenza", dice. Anche lui ha esultato per la splendida vittoria ottenuta dai rossocrociati contro la Spagna. "E' stato bello vedere le foto dei festeggiamenti, parleremo di questo successo per 20 anni. Ai Mondiali ci sono 2 o 3 occasioni per brillare, noi ci siamo riusciti alla prima chance. E' stata una grande partenza".

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