Troppo (Ra)facile, Nadal passeggia nel derby di Parigi

Tennis
Nadal premiato da Usain Bolt al termine della finale vinta contro Ferrer
nadal_parigi_usain_bolt

Ottava vittoria al Roland Garros: in finale contro il connazionale David Ferrer (punteggio 6-3, 6-2, 6-3), il maiorchino, premiato da Usain Bolt, si conferma re della terra rossa dopo un match senza storia

In finale al Roland Garros di Parigi contro il connazionale David Ferrer, il maiorchino si conferma re della terra rossa stravincendo in 2h17'' il "derby" di Spagna in tre set col punteggio di 6-3, 6-2, 6-3. Lo spagnolo ha vinto il suo ottavo titolo al Roland Garros. Nadal, numero 4 mondiale, ha così bissato il successo del 2012, conquistato contro Novak Djokovic, quest'anno battuto in semifinale. Ed è stato Usain Bolt, lo sprinter giamaicano sei volte olimpionico, a premiare Rafa. Dopo aver dato a Ferrer il vassoio d'argento destinato al finalista, Bolt ha consegnato la Coppa dei moschettieri a Nadal, che l'ha levata al cielo mentre veniva issata la bandiera e suonato l'inno spagnolo.



"Voglio congratularmi con David Ferrer per il fantastico torneo. Mi scuso per oggi, ma spero in meglio per lui per il futuro". Così Nadal, intervistato subito dopo aver conquistato il suo ottavo Roland Garros. "Ringrazio tutti quelli che mi seguono, specialmente l'anno scorso quando ho avuto un periodo difficile - aggiunge il fuoriclasse maiorchino -. Ringrazio la famiglia, che mi sostiene ogni giorno, e tutti quelli che mi hanno supportato e sostenuto anche su Facebook nei momenti difficili". Così invece, con grande fair-play, lo sconfitto David Ferrer: "Ho il supporto del pubblico, amo questo, ma voglio congratularmi con Rafa e tutto il suo team: lui è il migliore".

Nota di colore extrasportivo: una manifestazione contro la legge che autorizza in Francia i matrimoni omosessuali ha brevemente interrotto la finale degli Open de France: un uomo a torso nudo e mascherato è entrato sul centrale del Roland Garros, ma è stato bloccato e fatto uscire dagli agenti della sicurezza. Alcuni istanti prima, due manifestanti erano stati espulsi dalle tribune, mentre il match tra i due spagnoli era al secondo set. I dimostranti esibivano un cartello contro la legge sulle nozze gay sul quale si poteva leggere, in inglese: Aiuto, la Francia calpesta i diritti dei bambini.

L'ex numero 1 del mondo aggiorna così il suo straordinario curriculum: 7° titolo nel 2013 con 43 match vinti, 57° in carriera e 42° sulla terra  battuta, 12° in un major. A Parigi vanta il record di 59 vittorie e 1 sola sconfitta, incassata negli ottavi di finale dell'edizione 2009 contro lo svedese Robin Soederling. A tutto questo, come contorno, si  aggiunge il nettissimo 20-4 nei confronti diretti con Ferrer. Lo sconfitto esce dal campo con un punteggio troppo severo e con qualche rimpianto: se non si sfruttano le poche chance contro il re della terra rossa, il ko è inevitabile.

Nadal si prende il titolo di Parigi e un posto nella Storia. E pazienza se da lunedì il mancino perderà una posizione nel ranking Atp ritrovandosi al quinto posto di una classifica che, al momento, non rispetta certo i valori in campo.