Wimbledon, finalmente Murray: dominato Djokovic in finale

Tennis
Andy Murray-show all'All England Club: il n.2 del mondo conquista Wimbledon contro un irriconoscibile Djokovic (Foto Getty)

L'attesa è finita: dopo 77 anni la Gran Bretagna torna ad esultare. L'erede di Fred Perry è l'uomo più atteso, Andy Murray, padrone assoluto della finale contro il n.1 del tennis mondiale: finisce 6-4, 7-5, 6-4, primo Championships per lo scozzese

Dopo le prove generali nell'Olimpiade 2012, vinta proprio sui campi dell'All England Club, dopo la finale persa l'anno scorso in quattro set contro Roger Federer, Andy Murray dimostra di avere imparato la lezione e finalmente trionfa in casa propria. E' lui il re di Wimbledon, niente da fare per Novak Djokovic, che cede in soli tre set.

Assente non giustificato il n.1 del mondo: troppo nervoso il serbo, che regala errori gratuiti e break per tutto il primo set, perso 6-4. Nell'inizio del secondo Murray spegne la luce, Nole ringrazia e passa in vantaggio 4-1. Ma a questo punto lo scozzese ribalta il pronostico: esibisce tutta la solidità mentale che gli è mancata in questi anni e trascinato dal pubblico rimonta fino a vincere il set 7-5. L'avanzata di Murray non si ferma nel terzo: testa e gambe lo portano all'happy end. Chiude 6-4 e mette Djokovic, ma soprattutto la Gran Bretagna intera, ai suoi piedi.

Murray: ancora non ci credo -
"L'ultimo game è stata una vera tortura, non so quanto sia durato nè cosa sia successo nell'ultimo punto, ancora non me rendo conto", dichiara commosso lo scozzese a fine partita. "Ho affrontato Nole tante volte, quando tutti gli altri smettono di giocare lui comincia, è un combattente, il che rende tutto ancora più difficile", aggiunge Murray, "Questo trofeo è anche per il mio coach Ivan Lendl, che qui ha perso due finali: ha molta pazienza, non è facile con me…Spero che ve la siate goduta, dopo 77 anni di attesa".

Nole: Murray da applausi - "Congratulazioni ad Andy e a tutti voi", dichiara il serbo rivolgendosi al pubblico, "So quanto abbiate aspettato di vivere questo momento. Sono consapevole della pressione che ha avuto Andy, questo rende il suo successo ancora più importante. Ho dato tutto, è stato un piacere aver fatto parte di questa finale", conclude.