Atp Finals, Wawrinka all'assalto di Londra

Tennis

Luca Boschetto

A Londra occhi puntati su Stan Wawrinka: "Che vinca o che perda dipende solo da me", ripete sempre lo svizzero (Foto Getty)
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Non solo Murray e Djokovic: tra i possibili protagonisti dell'ultimo atto della stagione c'è anche Stan Wawrinka. Ecco il profilo nel n.3 del mondo

Risultati e classifica alla mano l'unico che appare in grado di spezzare il duopolio Djokovic/Murray è Stan Wawrinka, numero 3 del ranking Atp, reduce da tre semifinali consecutive a Londra (una entrata nella storia per il battibecco con Mirka nel derby con Roger Federer con annessi match point sprecati); ma “Stanimal" o " Stan the man", questi i due soprannomi dello svizzero, non è uomo che dà garanzie: può passare da una vittoria clamorosa ad una sconfitta inspiegabile. Per il terzo anno di fila ha centrato un torneo del Grande Slam: a New York ha dominato in finale Novak Djokovic mettendo in mostra tutto il repertorio che ne fa un giocatore a tutto campo capace di soluzioni soprattutto di rovescio esteticamente impeccabili. Poi nei quattri tornei dopo il trionfo a Flushing lo abbiamo visto perdere quasi annoiato con i due fratelli Zverev, con Simon e a Bercy con il tedesco Struff.

"Che vinca o che perda dipende solo da me" ripete con una punta di presunzione, che si avvicina però alla verità. Sicuramente è un giocatore da torneo secco, soprattutto se è importante. Altrimenti non si spiegherebbero la miseria di una sola semifinale e di un quarto nei 9 tornei 1000 del 2016, quelli appena sotto il Grande Slam come importanza e montepremi. Di sicuro l'assenza di Roger Federer per metà stagione lo ha posto sotto i riflettori in Svizzera, nazione abituata a vincere tutto o quasi nell'ultimo ventennio con Hingis e Federer; e questa improvvisa assunzione di responsabilità lo ha innervosito come accaduto durante il torneo di Basilea. Di certo c'è che gli altri 5 giocatori presenti a Londra per battere Murray e Djokovic devono sperare in una loro attiva partecipazione, mentre Wawrinka li può battere anche se esprimono il loro migliore tennis. Una differenza non da poco, ma come ripete Stan "dipende tutto da me"...