Scommettitori insultano, la replica di Napolitano

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Lo sfogo del giovane tennista italiano Stefano Napolitano, insultato sul web dagli scommettitori solo perché ha perso una partita

Uno sfogo che ha fatto il giro del web. Il protagonista è un tennista italiano: Stefano Napolitano, 21enne di Biella, numero 172 del ranking ATP. Il fatto: la sconfitta al secondo turno del Challenger di Quimper, in Francia, contro il russo Karatsev.

Al termine della partita Stefano apre il suo profilo Facebook e… l’amara sorpresa. Decine di insulti. Pesanti, vili, volgari. Da chi? Semplicemente da degli scommettitori che avevano puntato sulla sua vittoria. Incredibile, inspiegabile tanta rabbia riversata su un ragazzo che, poche ore prima, aveva compiuto una piccola impresa eliminando al primo turno Jurgen Melzer.

Ma quello che colpisce, molto più della violenza degli attacchi, è la violenza morale della risposta. Pacata, lucida, matura. Molto più dell’età di chi l’ha scritta.

Napolitano non si è scagliato contro i suoi aggressori, ha fatto qualcosa di meraviglioso: li ha invitati a ragionare. "A tutti voi scommettitori, maleducati e poveri di alcun valore morale, auguro con tutto il mio cuore che la vita possa insegnarvi a stare al mondo in un modo migliore, nel rispetto delle persone, con un pizzico di gentilezza ormai dimenticata, semplicemente con educazione. Io se sbaglio qualche dritto in più o perdo una partita di tennis sono una persona a posto lo stesso e grazie ai miei genitori capisco il valore di ciò che è importante. Oramai in pochi valutano il percorso, la dedizione, la passione di qualsiasi ragazzo che prova a darsi un'opportunità nel mondo dello sport o nella vita in generale. Così tanti oramai sono solo attaccati al risultato, ai trofei, ai soldi, al nulla. Non provo rabbia, ma solo tanta compassione per tutti voi. Scusate ma io faccio la mia strada comunque".