Coppa Davis, Belgio-Italia senza Fabio Fognini

Tennis

Stefano Olivari

Fabio Fognini non ce la fa e salta Belgio Italia (Getty)
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Barazzutti ha annunciato il forfait del numero uno italiano, tornato da Miami acciaccato e forse un po' scarico dopo il grande torneo disputato. Nel quarto di finale di Charleroi gli azzurri partono sfavoriti, visto che nel Belgio torna Goffin, ma non battuti 

Fabio Fognini non giocherà il quarto di finale di Coppa Davis contro il Belgio, che inizierà venerdì a Charleroi. Lo ha annunciato Corrado Barazzutti: "Purtroppo Fabio non ce la fa, non ha recuperato dall'infortunio e non potrà raggiungere la squadra qui a Charleroi. Siamo tutti molto dispiaciuti". Al suo posto il capitano azzurro ha convocato Alessandro Giannessi, peraltro già al seguito della squadra italiana. Per il 26enne spezzino, numero 122 del mondo, prima maglia azzurra anche se è improbabile che scenda in campo. 

Dopo Miami problemi al piede sinistro

Fognini è tornato da Miami in cattive condizioni fisiche (problemi al polso sinistro e una fascite plantare al piede sinistro), probabilmente anche scarico mentalmente dopo avere ottenuto con la semifinale il miglior risultato della vita in un Masters 1000. Perdere il numero 28 del mondo è una brutta botta, ma va detto che anche con lui in campo l’Italia sarebbe partita da sfavorita sul veloce (molto veloce, anzi velocissimo) indoor dello Spiroudome di Charleroi. Questo non significa che il discorso sia già chiuso, anzi.

I precedenti con Goffin e Darcis

I belgi schierano David Goffin e Steve Darcis nei singolari, più Ruben Bemelmans e Joris De Loore in doppio. La differenza rispetto al turno precedente è clamorosa, visto che della partita sarà il numero 14 del mondo Goffin, che quest’anno ha avuto molti alti e qualche basso: quarti di finale agli Australian Open, perdendo da Dimitrov, finale a Rotterdam persa da Tsonga, mentre a Miami ha perso negli ottavi da un super Kyrgios dopo che a Indian Wells era andato male (fuori con Cuevas). A Francoforte l’eroe assoluto fu Darcis, capace il venerdì di battere Kohlschreiber al quinto set e la domenica Alexander Zverev al quarto, dopo che al sabato il doppio aveva compiuto un’altra impresa contro i fratelli Zverev al quinto.

Taglia fisica: da veloce indoor

Goffin e Darcis non hanno una taglia fisica da tennista di oggi, non arrivano all’1,80, ma giocano bene su tutte le superfici e di sicuro il veloce gli può dare vantaggi contro Lorenzi ma non contro Seppi, anche se i risultati dei pochi precedenti vanno analizzati: Seppi è 1-1 con Darcis (lo ha battuto agli Australian Open di tre mesi fa, tra l’altro) e ha perso due volte con Goffin nel 2015 (a Basilea, sul veloce indoor, la partita fu lottata). Il trentaseienne Lorenzi ha invece straperso con Goffin, ma nell'unica volta in cui ha giocato con Darcis lo ha battuto, oltretutto sul veloce indoor. Insomma, al termine della prima giornata (Seppi-Goffin e Lorenzi-Darcis) l’Italia potrebbe anche essere 1-1: è ottimismo, ma non certo un sogno impossibile. Il punto del doppio può poi senz’altro essere azzurro, anche se i due belgi sono molto affiatati e servono bene, mentre alla terza giornata possiamo dare per sicuro belga il punto di Goffin su Lorenzi, con un quinto e decisivo match fra Seppi e Darcis: due trentatreenni, da sempre abituati a mettere tutto in campo, che potrebbero dare vita ad una maratona da Coppa Davis, nel senso migliore dell’espressione. Difficile che Barazzutti faccia invenzioni, tipo Bolelli in singolare (se le partite durassero un’ora se la giocherebbe contro chiunque), rompendo equilibri consolidati in una squadra di trentenni. In altre parole, già la prima giornata deciderà chi andrà in semifinale con Stati Uniti o Australia. Chiudendo venerdì sull'1-1 si può sperare.