Montecarlo, Nadal travolge Ramos e conquista la Decima

Tennis

Stefano Olivari

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Nella finale tutta spagnola il maiorchino ha battuto 6-1 6-3 un avversario appagato dalla settimana migliore della sua carriera, in un match senza storia durato poco più di un'ora. Mai nessuno aveva vinto per dieci volte un torneo del circuito maggiore

Rafael Nadal ha battuto 6-1 6-3 Albert Ramos-Vinolas e ha così conquistato per la decima volta il torneo di Montecarlo. Mai nessuno aveva vinto per dieci volte un torneo del circuito maggiore, ma ad elencare i record e numeri di Nadal non si finirebbe più: cinquantesimo torneo conquistato sulla terra battuta (superato Vilas, che era con lui a quota 49 anche se molti dei 49 di Vilas potevano essere equiparati a un Challenger di oggi), settantesimo totale, ventinovesimo Masters 1000 (Djokovic è a 30). Guardando al presente, non si vede chi possa insidiare il dominio di Nadal da qui a tutto il Roland Garros. Dove Nadal potrebbe raggiungere un Decima di peso specifico molto superiore.

SENZA FINALE

La finale non è di fatto mai iniziata, anche a causa dell'appagamento del ventinovenne Ramos-Vinolas che entrerà per la prima volta in carriera nei top 20 e quindi in una dimensione del tutto nuova. Poi nemmeno un Ramos al cento per cento avrebbe potuto fare molto di più contro questo Nadal, che per certi versi ha i suoi stessi schemi ma applicati a velocità, potenza, intensità, concentrazione nettamente superiori. E del resto uno è Nadal, l'altro Ramos. Difficile contro il maiorchino aprirsi gli angoli con il palleggio, ma Ramos non aveva un piano B e quindi si è consegnato al conanzionale senza prendersela più di tanto. Il pianto nervoso alla fine è stato più per la settimana indimenticabile che per la sconfitta contro un avversario che tutti gli spagnoli ammirano al di là del suo valore tennistico. 

UN MESE E MEZZO DI NADAL

La finale, probabilmente la più brutta di Montecarlo nella storia moderna, ha chiuso un torneo che fa venire cattivi pensieri per il prosieguo della stagione sulla terra, che avrà le sue vette con i Masters 1000 di Madrid e Roma oltre che ovviamente con il Roland Garros. Murray ci crede ma non è ancora in condizione, Djokovic è tutto sommato in condizione ma non ci crede, Wawrinka non è prevedibile, i più giovani che sulla terra possono vincere, da Thiem a Zverev, sono stati duramente ridimensionati. Lo stesso Goffin può battere chiunque (e senz'altro togliere un set a Nadal), ma la cilindrata è sempre da peso leggero. La prospettiva è quella di trasformare il prossimo mese e mezzo nell'aggiornamento continuo dei record di Nadal. Che grazie a Montecarlo esce da una situazione per lui antipatica, visto che non vinceva un torneo praticamente da un anno (da Barcellona) e ricomincia a pensare in grande dopo la tripla botta subità da Federer a Melbourne, Indian Wells e Miami.