Wimbledon 2017: lo stato di forma delle principali teste di serie

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I due premi più ambiti (Getty)
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Inizia Wimbledon (diretta esclusiva Sky). Se tra gli uomini l'affare sembra ridotto ad una lotta tra i fab-four, con Federer favorito, in campo femminile la vittoria finale appare più incerta, vista l'assenza della Regina Serena Williams.

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Tra favoriti d’obbligo, outsider e sorprese, l’inizio di un torneo dello Slam mette sempre sotto i riflettori coloro i quali sono destinati a vincere… o quantomeno a lottare per la vittoria finale. Se tra gli uomini sembra tutto già delineato come una rincorsa alla finale con Roger Federer, in campo femminile, l’assenza giustificata di Serena Williams, porta alla ribalta un capiente calderone di papabili vincitrici. Vediamo come arrivano alla prima giornata di Wimbledon le principali teste di serie dei due tabelloni.

ANDY MURRAY [1]. Campione uscente, numero 1 del seeding e "favorito d’ufficio" alla vittoria finale. Però le condizioni fisiche preoccupano, e non poco, visto l’avvicinamento praticamente nullo all’appuntamento di casa. Una partita ufficiale al Queens e una sconfitta. Il resto è stato una serie di interviste e bollettini medici. Ma l’attitudine naturale sull’erba dei Championship e quella capacità non banale di reggere e trovare energia dalle pressioni del pubblico britannico sono state le carte vincenti per il doppio trionfo 2013-2016. In più nelle ultime otto edizioni, sette volte è arrivato almeno in semifinale. I riflettori sono troppo sulle sue anche, ma lo scozzese punta al tris. Visto che l’All England Club ormai è come il prato di casa.

NOVAK DJOKOVIC [2]. La stagione sottotono del serbo è sotto gli occhi di tutti. Djokovic non è più l’animale da competizione degli anni scorsi. Forse manca la fame, forse è un discorso di stimoli. Fatto sta che la questione psicologica è centrale nel suo 2017. Arriva a Wimbledon dopo la vittoria di Eastburne, che lo ha ammesso lui stesso, gli è servito per arrivare al meglio a Londra. Non è favorito ma il di Nole si chiama del Potro al terzo turno. Se il serbo dovesse superare l’ostacolo allora potrebbe cominciare a crederci davvero.

ROGER FEDERER [3]. Il favorito assoluto alla vittoria finale. Il Re di Wimbledon dopo aver dominato la stagione sul cemento rincorre l’ottavo titolo all’All England Club. La sconfitta a Stoccarda con Haas è stato il classico incidente di percorso, figlio del lungo stop. Il dominio ad Halle la conferma dell’attuale stato psicofisico dello svizzero. Vuole il titolo.

Sette vittorie WImbledon Federer
Federer vuole suonare l'ottava sinfonia

RAFA NADAL [4]. Se Roger è il favorito alla vittoria, Rafa lo è per sfidarlo in finale. Più per quanto dimostrato in questa prima parte di stagione che per motivi prettamente tecnici. Il duopolio svizzero-spagnolo è sotto gli occhi di tutti, ma la realtà e le statistiche dicono che l’erba dal 2011 ad oggi è più che indigesta per il maiorchino. Nessun torneo ufficiale d’avvicinamento ma tanti allenamenti a Maiorca. Basteranno per sognare almeno la finale?

STAN WAWRINKA [5]. Una partita sul’erba e una sconfitta. Ecco l’avvicinamento dello svizzero a Wimbledon. Che questa sia la superfice meno amata è un dato di fatto, difficile metterlo tra i favoriti. L’unico stimolo potrebbe essere rincorrere l’unico Slam che manca alla sua incredibile collezione costruita nell’epoca dei fab-four. Già il probabile secondo turno con Tommy Haas potrebbe essere ostico, l’eventuale quarto di finale con Murray l’ostacolo più difficile.

RAONIC, CILIC, THIEM, NISHIKORI, ZVEREV. Trovare nelle teste di serie dalla 6 alla 10 un possibile outsider è difficile. Nessun acuto nei tornei di avvicinamento e l’andamento annuale sorride solo al duo Thiem e Zverev. Il problema è che entrambi non sono giocatori da erba, come lo sarebbero Raonic e Cilic, alle prese con un 2017 davvero in chiaroscuro.

[1] A. Kerber vs [7] S. Kuznetsova
[3] Ka. Pliskova vs [5] C. Wozniacki
[8] D. Cibulkova vs [4] E. Svitolina
[6] J. Konta vs [2] S. Halep

Capitolo donne. Schematizzare i possibili quarti ed analizzare il loro effettivo allineamento è esercizio spesso fantasioso. Soprattutto sull’erba, dove le sorprese, in assenza di Serena Williams non mancheranno. La Kerber arriva a questo Wimbledon da finalista uscente ma senza i favori del pronostico. Ai quarti potrebbe incontrare l’altra grande sfidante di Serena,  Garbine Muguruza. Entrambe accreditate a sostituire la vincitrice assente,  in questo 2017 non offrono determinate garanzie per la vittoria finale. Favori che invece porta sulle spalle la tds n.3, Katerina Pliskova, vincitrice ad Eastburne e forse maggiore indiziata nella parte alta del tabellone. L’avversaria della ceca potrebbe essere la Wozniacki, ma il suo cammino è tutto meno che semplice: troverà in serie, la Babos, la Pironkova, ed eventualemente Vandeweghe e Mladenovic. Servirà davvero una piccola impresa.

 Nella parte bassa la numero 2 Simona Halep potrebbe vedersela con Bouchard e Azarenka, avversarie sempre molto ostiche soprattutto per una non erbivora come la rumna. La Konta potrebbe partire favorita in un eventuale quarto, ma le sue condizioni fisiche destano più di un dubbio. Capitolo Cibulkova che apre il discorso delle outsider di livello: su tutte Venus Williams ed una caldissima Petra Kvitova, vincitrice del torneo di Birmingham e bicampionessa sui prati dell’All England Club. Insomma senza Serena tra le prime 15 possono vincere quasi tutte, vediamo chi la spunterà.