Tennis, ATP Rotterdam: trionfa Federer, Dimitrov ko in finale 6-2, 6-2

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A Rotterdam lo svizzero festeggia il ritorno in vetta al ranking ATP battendo Dimitrov e mettendo in bacheca il 97° torneo della carriera. Con questo successo, Roger resterà numero 1 del mondo almeno fino a Indian Wells

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Roger Federer celebra nel migliore dei modi il ritorno in vetta al ranking ATP, che sarà ufficializzato lunedì, vincendo il torneo ATP 500 di Rotterdam per la terza volta in carriera dopo quelle del 2005 e del 2012. Lo svizzero ha superato in finale Grigor Dimitrov, numero 5 del mondo, che si è arreso nettamente 6-2, 6-2 in nemmeno un'ora di gioco, condizionato anche da un problema fisico che lo ha limitato nel secondo set. Partita che non ha praticamente mai avuto storia, con Federer che si va a prendere il break alla prima occasione nel quinto gioco, sfruttando due gratuiti del bulgaro. Come spesso gli capita, Dimitrov esce dalla partita e si fa strappare ancora una volta il servizio, con Roger che chiude il set 6-2 in 24' senza nemmeno sudare. Dimitrov cede ancora la battuta nel game d'apertura del secondo set, lamentando anche un guaio al piede destro che però non necessita di un medical time-out. L'elvetico non si lascia scappare l'occasione per piazzare un altro break e allungare 4-1, preludio per il 6-2 con cui archivia la pratica. Per Dimitrov si conferma la maledizione di Federer, con cui ha perso il settimo match consecutivo. In generale, contro i 'Fab Four', il bulgaro ha un poco incoraggiante record di 5 vittorie in 31 match (1-10 vs Rafael Nadal, 1-6 vs Novak Djokovic, 3-8 vs Andy Murray e 0-7 vs Roger Federer). Il Re conquista il suo 97° titolo della carriera, il secondo della stagione dopo quello di Melbourne (tre se si conta anche la Hopman Cup): la fatidica quota 100 è sempre più vicina. In questo 2018, il fenomeno di Basilea è ancora imbattuto, con un incredibile record di 16-0 (Hopman Cup compresa). Con il successo a Rotterdam, Federer si assicura inoltre la prima piazza del ranking ATP almeno sino a marzo, quando comincerà il Masters di Indian Wells. Roger era arrivato in finale a Rotterdam dopo l'esordio lampo (47') per sbarazzarsi 6-1 6-2 del belga Ruben Bemelmans, numero 116 ATP, proveniente dalle qualificazioni e il non semplice successo al secondo turno (7-6 7-5) sul tedesco Philipp Kohlschreiber, numero 36 ATP. Federer ha poi superato in rimonta l'olandese Robin Haase, numero 42 del ranking mondiale: 4-6, 6-1, 6-1 il punteggio, dopo un'ora e 19 ', in favore dello svizzero, nel match che gli ha consegnato il primo posto del ranking mondiale. Federer aveva già giocato in Olanda otto volte, con due successi (2005 e 2012), una finale (2001), una semifinale (2003) e quattro volte ai quarti (1999, 2002, 2004, 2013, ultima sua partecipazione), con un record complessivo che dopo il successo contro Dimitrov sale a 28-6. 

Federer, numero 1 da record

Roger è tornato il numero 1 del tennis mondiale a Rotterdam all'età di 36 anni, 6 mesi e 8 giorni. Superato il record di Agassi che nel 2003 arrivò ad occupare il primo posto all'età di 33 anni e 131 giorni. Per Federer è un ritorno al primato assoluto dopo 1930 giorni: era dal 4 novembre 2012, quando venne spodestato da Djokovic, che Roger non comandava. Lo svizzero ha riscritto la storia, compiendo la missione che lo aveva portato ad accettare la wild card per l'ABN AMRO World Tennis Tournament. Con la semifinale in Olanda conquistata battendo Robin Haase, il fuoriclasse di Basilea si è ripreso la leadership mondiale scavalcando Rafa Nadal, sorpasso che il computer ATP ufficializzerà lunedì prossimo. King Roger diventa l'uomo ad essere tornato dopo più tempo in testa alla classifica, ovvero 5 anni e 106 giorni, e sarà di nuovo sul trono ben 14 stagioni dopo la prima volta, impresa riuscitagli il 2 febbraio del 2004. Federer torna nel suo habitat naturale, avendo già occupato la vetta della classifica ATP per 302 settimane (record).