Globe Soccer Awards, Scaloni: "Vado avanti con l'Argentina. Lautaro? Si è preso l'Inter"
A SKYCandidato tra i migliori allenatori ai Globe Soccer Awards, il CT argentino ha parlato a Sky: "Ci sono grandi mister come il mio amico Simone Inzaghi". Dal legame con l’Italia ("Mi daranno la cittadinanza e mi farebbe piacere allenare da voi") alla gioia mondiale, Scaloni ha parlato dei suoi connazionali in Serie A: "Lautaro si è preso l'Inter, Dybala fa la differenza. E seguiamo tanti giovani". La cerimonia è in diretta dalle 16.30 su Sky Sport Calcio e in streaming su NOW
"Devo andare a Magliano di Tenna dove mi daranno la cittadinanza, ho promesso al sindaco che andrò e quindi sarò qualche giorno in Italia". Parola di Lionel Scaloni, CT dell’Argentina campione del mondo, presente a Dubai per la cerimonia dei Globe Soccer Awards (diretta dalle 16.30 su Sky Calcio e in streaming su NOW) dove è stato nominato tra i migliori allenatori dell’anno: “Sarà dura - ha detto Scaloni intervistato da Sky -, ci sono grandi allenatori. Simone Inzaghi è un grande amico, mi fa piacere essere candidato con loro in questo premio, alla fine vince il calcio che è quello che amiamo. Il premio non lo tocco… Anche la Coppa del Mondo non si tocca, tutti passavano e non la toccavano. Non sapevo di questa storia. Poi ho saputo che non porta fortuna, nessuno di noi l’ha toccata e abbiamo avuto la fortuna dalla nostra parte".
"Messi giocherà finché lo vorrà"
Il CT dell’Albiceleste è tornato sul trionfo ai Mondiali: "Io ringrazio gli italiani, so che l’Argentina era la Nazionale che tifavano, è lo stesso per gli argentini. Un anno dopo provo una grande gioia, soprattutto quando sono in Argentina e vedo ancora la gente com’è. Vedere il paese così felice in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo è stato qualcosa di spettacolare. Adesso bisogna continuare". Sul suo futuro: "Ho sempre detto la verità. Ci sono stati dei momenti in cui pensare a cosa fare. Non era un addio, era pensare a come proseguire con la Nazionale, dare spazio ai giovani. È stato un momento di riflessione". E Messi: "Leo continuerà finché non dirà il contrario. Penso che continuerà soprattutto perché è felice sul campo di calcio. È veramente lui giocando a calcio, deve continuare finché ce la fa, perché dopo sarà dura, per lui sarà ancora più dura, ma per tutti sarà dura non vederlo più in campo”.
"Lautaro si è preso l'Inter. E Dybala…"
Tanti gli argentini impegnati in Serie A: "L’Italia è sempre stato un campionato interessante per noi allenatori, per tattica e strategia. Si è aggiunto anche il bel gioco. Tante squadre giocano benissimo. Quando gli argentini devono scegliere scelgono Italia o Spagna, si trovano bene". Sulla semifinale di Supercoppa tra Inter (di Inzaghi e Lautaro) e Lazio: "La Lazio la porto nel cuore, l’Inter sta benissimo. Ha trovato un modo di gioco efficace, gioca un buon calcio ma allo stesso tempo difende bene, difficile da affrontare". Importante la riflessione sul 'Toro': “Lautaro secondo me adesso si è messo la squadra sulle spalle. È arrivato il suo momento, lui sa che l’Inter dipende tanto da lui. Magari qualche anno fa aveva compagni di reparto più conosciuti e lui era un po’ più tranquillo. Adesso ha preso la sua squadra del cuore, l’Inter gli ha aperto le porte. Lo vedo bene, maturo. Gli vogliamo benissimo, è un ragazzo per bene che con noi ha dato tantissimo anche quando non era in perfette condizioni e ringrazierò sempre il suo contributo". E sugli altri argentini del nostro campionato: "Dybala c’è sempre, ha bisogno sempre di stare in campo perché quando c’è fa la differenza. Il suo problema negli ultimi tempi è stata la condizione, quando ce l’ha fa la differenza. Stiamo guardando a tanti giovani argentini in Serie A e faremo valutazioni. Soulé, Valentin Carboni, Barrenechea, Nehuen Perez, Romero, Beltran, Castellanos".
"Mi farebbe piacere allenare in Italia"
Sull’esonero di Mourinho alla Roma: "L’ho visto commosso e mi è piaciuto il rapporto che aveva con tifosi e giocatori. Il calcio è dei professionisti ma poi ci sono i rapporti umani, mi ha commosso vederlo triste e vedere tristi i tifosi. È bello perché si vede che c’era un rapporto speciale. Lui fa la differenza ovunque vada, a Roma ha fatto bene e ha fatto vincere un titolo. Adesso c’è De Rossi, è di Roma quindi auguro il meglio a lui. Ma mando un abbraccio a Mourinho perché l’ho visto commosso". E la corsa scudetto: "La Juventus dietro non molla mai, non finisce mai di stare dietro. Quindi non posso dire chi vincerà lo scudetto, l’Inter sta bene ma al momento non posso dire. La Champions? Il City ha una marcia in più rispetto alle altre, ma il Real c’è sempre". Allenerà mai in Italia? "Come no, un allenatore deve per forza passare per l’Italia. Mi farà piacere allenare in Italia, da voi si impara davvero". Sul cammino della 'sua' Lazio: “Ha iniziato un po’ in difficoltà, adesso ha ritrovato quello che sappiamo, il bel gioco e il modo di stare in campo, se la giocherà fino alla fine per il quarto posto. Ha un allenatore che sa cosa vuole, adesso inizia il vero campionato". E in coda un pensiero anche all’Atalanta dove aveva giocato: "Sono stato due anni e mezzo bellissimi. Ha un allenatore speciale, lo seguiamo tanto. Nessuno vuole affrontarla, anche loro sono in corsa per il quarto posto, sarà una bella lotta".