Il primo Europeo itinerante della storia che si chiuderà a Wembley vede favorita la Francia campione del mondo. Ma le sorprese sono dietro l’angolo, sia per la qualità di avversarie come Belgio, Inghilterra, Spagna o Germania, che per l’organizzazione di squadre come l’Italia di Mancini che si giocheranno tutte le loro carte per arrivare fino in fondo. Girone per girone, squadra per squadra, un’introduzione sintetica a Euro 2020 FRANCIA-GERMANIA LIVE PODCAST: GUIDA AI GIRONI DI CIARRAVANO & ZANCAN - UNGHERIA-PORTOG
Girone A - Italia: Con Roberto Mancini alla guida l’Italia ha vinto 23 partite su 32. Raramente è arrivata a un torneo circondata da un tale ottimismo. Ha un un’identità tattica definita e in controtendenza con la propria tradizione. Una squadra che vuole controllare il pallone e il cui gioco si definisce soprattutto attraverso palleggiatori raffinati come Jorginho, Verratti e Insigne. I dubbi riguardano le poche partite giocate contro avversari di alto livello, che potrebbero esporre i limiti di talento e una linea difensiva un po’ in là con gli anni.
Girone A - Turchia: Dopo anni difficili, la Turchia si riaffaccia a una competizione internazionale con una nuova generazione di talenti. Presenta una rosa interessante in ogni reparto: i difensori Demiral e Soyuncu; il mediano Tufan; e soprattutto i trequartisti Yazici e Calhanoglu alle spalle del centravanti totemico Burak Yilmaz. È stata la migliore difesa della fase di qualificazione, ed è una squadra pragmatica che cerca di massimizzare le proprie occasioni. La sua storia nei grandi tornei è sempre stata senza mezze misure: o trionfo o tragedia.
Girone A - Svizzera: La Nazionale allenata dall’ex allenatore della Lazio Vladimir Petkovic sarà una di quelle che punterà di più sull’organizzazione tattica per compensare i propri limiti di talento. Il suo 3-4-2-1 è basato su un pressing a diverse altezze efficace soprattutto per gli standard del calcio per nazionali, e su una costruzione bassa paziente e razionale. Negli ultimi trenta metri le responsabilità offensive saranno sulle spalle del solito Xherdan Shaqiri. In un girone con Turchia e Italia, la Svizzera potrebbe comunque riservare sorprese.
Girone A - Galles: La sorpresa degli ultimi Europei, ma cinque anni dopo i due giocatori chiave di quella cavalcata, Aaron Ramsey e Gareth Bale, sono nel pieno del loro declino fisico. Eppure il Galles arriva a questi Europei in un eccellente momento di forma, con una promozione alla Lega A della Nations League. Il Galles fa affidamento sulla solidità della propria difesa a tre. In attacco, contro la tradizione britannica, gioca senza un vero centravanti e punta sugli scambi tecnici tra James, Bale e Wilson, possibile sorpresa della squadra.
Girone B - Belgio: La Nazionale di Roberto Martinez è una delle favorite alla vittoria finale del torneo dopo un percorso netto nelle qualificazioni. Non avrà la profondità della Francia o l’organizzazione del Portogallo, ma per talento offensivo può competere con tutte. L’asse De Bruyne-Lukaku promette grandi cose, anche se il centrocampista del City sta recuperando dalla frattura orbitale e del naso. Il grande dubbio è la condizione fisica di Eden Hazard, reduce da una stagione tremenda, la sorpresa può essere Youri Tielemans.
Girone B - Danimarca: «Quando giochiamo con le squadre migliori, dobbiamo davvero alzare il nostro gioco» ha detto l’allenatore Kasper Hjulmand dopo una recente sconfitta con il Belgio. E anche in questo torneo i limiti della Danimarca sembrano essere caratteriali. Intorno a Eriksen c’è però una buona squadra: da Schmeichel tra i pali, alla coppia di centrali Kjaer e Christensen, fino ad arrivare a Höjbjerg, uno dei migliori mediani della Premier. Manca un po’ di talento davanti, ma i quarti non sono un obiettivo impossibile.
Girone B - Finlandia: Per la prima volta alla fase finale di un torneo, la Finlandia è una Nazionale con poche individualità ma con uno spirito di squadra molto accentuato. L’allenatore Kanerva è molto considerato e i giocatori si conoscono da una vita. In assenza di talento, la Finlandia prova a portare le partite su un piano fisico, sperando che poi in attacco il suo miglior giocatore Teemu Pukki riesca a fare gol in qualche modo. Probabilmente non andranno molto avanti, ma non sarà una squadra materasso.
Girone B - Russia: Dopo i quarti di finale nel mondiale casalingo, la Russia ha messo in moto un ricambio generazionale che però non sta andando benissimo. La squadra non sembra all’altezza di quella arrivata ai quarti del Mondiale casalingo, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva. Davanti Cherchesov si affiderà al talento di Golovin, Miranchuk e di Dzyuba per cercare di fare un altro piccolo miracolo. Sarà molto difficile.
Girone C - Olanda: Dopo l’addio di Koeman e l’infortunio di van Dijk, l’Olanda non sembra più la stessa. De Boer nelle ultime amichevoli ha provato il 3-5-2 - forse per sgravare di alcuni compiti offensivi Depay, che rimane il perno intorno a cui gira la squadra - ma gli “Oranje” non sembrano avere ancora un’identità definita. Per fortuna per loro possono contare su una spina dorsale solida - composta, oltre che da Depay, anche da Wijnaldum e de Ligt - e su un girone non proprio di ferro. Arrivare agli ottavi è d’obbligo.
Girone C - Austria: Nel percorso di avvicinamento all’Europeo, l’Austria ha dimostrato di essere grande con le piccole e piccola con le grandi. La rosa a disposizione di Franco Foda è giovane e talentuosa, ma l’organizzazione è ridotta all’osso. Per un exploit, la Nazionale alpina dovrà sperare in un grande torneo di uno dei suoi talenti più interessanti, come Kalajdzic, Sabitzer o Baumgartner. Visto come sono andati gli ultimi Europei, comunque, già arrivare agli ottavi sarebbe un risultato da festeggiare.
Girone C - Macedonia del Nord: Alla sua prima apparizione in un grande torneo per Nazionali, la Macedonia del Nord ha avuto la fortuna di essere stata sorteggiata in un girone non proibitivo e può sperare in una qualificazione agli ottavi, magari come migliore terza. Tra quelle del girone C, la squadra balcanica sembra la più organizzata ma per colmare il gap tecnico con gli avversari sarà necessario anche un Europeo leggendario delle due stelle, Pandev ed Elmas. Sognare, come si dice, non costa nulla.
Girone C - Ucraina: L’Ucraina, arrivando prima nel suo gruppo davanti al Portogallo, è stata una delle grandi sorprese delle qualificazioni ed è quindi lecito aspettarsi grandi cose anche agli Europei. Da seguire quindi non solo per vedere che effetto fa vedere Shevchenko allenare in panchina, ma anche perché potrebbe riservare qualche sorpresa. E anche se non dovesse essere, il talento è tanto: male che va ci saremo goduti Malinovskiy, Yarmolenko e Zinchenko.
Girone D - Croazia: Dopo la finale del Mondiale la squadra di Dalic è andata incontro a un difficile rinnovamento e il tecnico ha detto che «manca l’alchimia» tra la vecchia guardia e i nuovi arrivati. Servirà un mezzo miracolo per ritrovare equilibrio e intensità necessari per ottenere risultati migliori di quelli degli ultimi anni ma il talento c’è. La squadra la sostengono Modric e Brozovic, ma quel “qualcosa in più” dovrà darlo Vlasic, numero 10 dinamico e con ottima visione di gioco, oppure un esterno a scelta tra Brekalo, Orsic o Rebic.
Girone D - Inghilterra: Le solite ambizioni inglesi di vittoria non sembrano semplici illusioni. Potrebbe essere la volta buona per l’Inghilterra di Gareth Southgate, che però ha avuto una preparazione difficile con giocatori importanti rientrati da infortuni o poco in forma. Molto dipenderà dalle sue scelte finali, anche perché per ora a parte capitan Harry Kane le gerarchie non sono chiare e il talento offensivo è moltissimo (Foden, Rashford, Sancho, Saka, Grealish, Mount, Sterling). Il pericolo è che la difesa si riveli fragile contro avversarie di livello.
Girone D - Repubblica Ceca: Nel suo 4-2-3-1 con poca qualità la Repubblica Ceca proverà a sfruttare l’arma dei cross e dei calci piazzati indiretti, e quindi della supremazia aerea di Barak, Krmencik e soprattutto di Tomas Soucek, miglior giocatore della squadra e dominatore dei cieli dell’ultima Premier League.
Girone D - Scozia: Alla prima partecipazione a un torneo internazionale da Francia 98, la Scozia si presenta con un gioco fedele alla tradizione di un calcio fisico e ruvido. Con modesti mezzi tecnici, si punta su lanci lunghi, seconde palle, intensità a tutto campo. A elevare il contesto della squadra i due centrocampisti box-to-box: l’armadio Scott McTominay e l’ultra-dinamico John McGinn. Gli altri due giocatori forti, purtroppo, giocano nella stessa posizione: Andrew Robertson e Kieran Tierney, con quest’ultimo dirottato nella difesa a tre.
Girone E - Spagna: Come da tradizione, una delle squadre tecnicamente più dotate e col gioco più orientato al possesso palla. Con Luis Enrique è diventata però una squadra anche più diretta, brava a sfruttare le transizioni. Con la positività al covid di Busquets davanti la difesa dovrebbe giocare Rodri, con Thiago Alcantara a dettare i tempi dell’attacco; sarà importante il rendimento sotto porta - a volte altalenante - di Morata, per una squadra non sempre brava a concretizzare la mole di gioco prodotta.
Girone E - Svezia: Da quando ha eliminato l’Italia nello spareggio di qualificazione agli scorsi Mondiali, la Svezia è rimasta più o meno uguale: 4-4-2 lineare che punta al contenimento difensivo. L’infortunio di Ibrahimovic ha privato la squadra di un riferimento importante per i lanci lunghi; la positività di Kulusevski ha tolto uno dei pochi sbocchi creativi della squadra. Ora è tutto nei piedi di Emil Forsberg a rifinire e in quelli di Alexander Isak a finalizzare, uno dei giovani più attesi del torneo.
Girone E - Polonia: Una delle squadre più indecifrabili dell’Europeo. Arriva da una striscia di rendimento deludente, che rischia di farci di sottovalutare il materiale a disposizione. Paulo Sousa, CT da qualche mese, proverà a sfruttare ovviamente il magnetismo di Lewandowski con un gioco diretto. L'assenza di Milik li priva però di un compagno capace di creare spazi. Ci si aspetta molto soprattutto dalle qualità tecniche e di rifinitura di Piotr Zielinski, che potrebbe sfruttare l’Europeo per consacrarsi dopo la stagione più prolifica in carriera.
Girone E - Slovacchia: Se ve lo steste chiedendo, Marek Hamsik è stato convocato ma probabilmente partirà dalla panchina. L’ossatura della squadra è basata su Skriniar, Kucka e Duda, che arriva dalla sua miglior stagione in carriera e dovrà aggiungere qualità negli ultimi trenta metri a una squadra che, come potete immaginare, difetta di fantasia. Armi a partita in corso sono Lucas Haraslin e il diciottenne astro nascente Tomas Suslov.
Girone F - Francia: A detta di tutti, la Francia è la principale favorita di questi Europei. Ha la squadra più forte ed è stata arricchita dalla scelta di Deschamps di richiamare Benzema. Per facilitare il suo inserimento, il CT francese ha provato a cambiare sistema, con un 4-3-1-2 che tiene vicini l’attaccante del Real Madrid, Griezmann e Mbappé. Forse manca un po’ di equilibrio a centrocampo, dove non c’è un vero sostituto di Matuidi, e il dualismo tra Benzema e Giroud può creare problemi. A oggi però nessuna Nazionale è al livello della Francia.
Girone F - Germania: Per una volta la Germania non sembra al livello delle altre favorite. Le incognite sono molte e l’unica certezza è che Löw lascerà l’incarico dopo gli Europei. Il CT tedesco è tornato sui suoi passi facendo rientrare tra i convocati Hummels e Müller, una mossa fatta per rendere meno ostile il clima attorno a lui e per dare qualche sicurezza in più alla squadra. Ci sono tanti dubbi infatti sui possibili titolari e sul sistema, che forse sarà un 3-4-3. Il centrocampo è tra i più forti del torneo, la difesa invece sembra fragile.
Girone F - Ungheria: Senza Szoboszlai, la stella della squadra rimasta fuori dai convocati per un infortunio muscolare che lo tormenta da mesi, l’Ungheria perde tanto a livello di pericolosità offensiva. La squadra però è molto organizzata, è aggressiva quando difende e fa un possesso verticale ma ragionato. Di talento ce n’è più dietro, con due sicurezze come il portiere Gulácsi e il difensore Orban, che in avanti, dove Szalai e Sallai dovranno forse andare oltre i loro limiti per rendere un po’ meno evidente il divario con le avversarie del girone.
Girone F - Portogallo: Tra le favorite alla vittoria finale. È la nazionale campione in carica; ha lo stesso commissario tecnico, Fernando Santos, affidabile e rispettato, e il talento è diffuso in ogni reparto. Attorno a Cristiano Ronaldo il livello è molto alto, sia nella trequarti offensiva (Bruno Fernandes, João Félix, Bernardo Silva, Diogo Jota), sia in difesa, con Rúben Dias e i migliori terzini-registi del torneo: Cancelo e Guerreiro. Il gioco però non ruba l’occhio e il girone è difficile. Il cammino dovrà essere più convincente rispetto a 5 anni fa.