Convocati Italia a Euro 2024: i motivi delle scelte di Spalletti
l'analisiLuciano Spalletti ha scelto i suoi 26 per difendere il titolo europeo. Restano a casa, non senza qualche dispiacere per il ct, Provedel, Ricci e Orsolini (che di fatto ha perso il ballottaggio con Zaccagni). Scelte tecniche, “fatte per il bene della nazionale, per avere più qualità in mezzo (con Fagioli), per essere più imprevedibili”, secondo il ct. Ecco la necessità di avere giocatori in grado di fare più cose, di ricoprire più ruoli...
I portieri
Provedel, nel gioco delle gerarchie, resta indietro rispetto a Meret. Il posto di titolare però è più che mai nelle mani di Donnarumma. Vicario pur avendo le carte in regola per essere un primo per ora va in panchina. Gigio, miglior giocatore dell’europeo vinto, è il più presente (61 gare), sarà capitano. Viene da una stagione che lo ha visto tra i migliori se non il migliore nella difesa della porta. Sul podio anche per la costruzione da basso: primo regista di Mancini così come con Spalletti. Il gol di Scamacca contro l’inghilterra parte propria da un’azione costruita dal basso, emblematico per attrazione e scelta. In Europa Donnarumma è secondo per percentuale nel gioco corto solo a Simon, il portiere della Spagna: 71% contro 79%. E pazienza se ha il 48 di piede.
La difesa
10 difensori sia per giocare a 3 come a 4; tutti in grado di ricoprire più ruoli come Darmian e Di Lorenzo, centrali e pure esterni a destra. Oppure come Bastoni e Buongiorno, centrali e terzi a sinistra. O come Cambiaso, indifferente per lui destra o sinistra, difesa o centrocampo, alto o basso. Volto nuovo duttile, bello da vedersi e migliorato agonista, quel Calafiori alla sua vera prima volta. Difendere e costruire. E riaggredire. Di fatto sarà una sorta di 3+2 e 5 offensivi.
Il centrocampo
In mezzo 7 centrocampisti: c’è Jorginho e c’è pure Barella, fermato da un affaticamento al retto femorale (gli capita quando cambia sistema di lavoro, ma per la seconda gara ci sarà). Confermato Fagioli, la vera sorpresa delle convocazioni, l’unico che - a detta del CT - ha giocate, difesa della palla, imbucate e passaggi chiave. Tutte cose che al gruppo mancavano.
L’attacco
Davanti 6 attaccanti: vedremo spesso due uomini (i più sicuri Chiesa e Pellegrini) sotto la punta Scamacca. Dopo la cura Gasperini e le parole di marzo del ct che lo aveva lasciato fuori, pare un altro per personalità ed efficacia al servizio della squadra. Sara vera gloria? Perché no!