I Bleus calano il poker dopo una partita meravigliosa e ricca di emozioni. Nel primo tempo il botta e risposta Griezmann-Di Maria, poi nella ripresa l’iniziale vantaggio Albiceleste di Mercado e la rimonta definitiva firmata da Pavard e dalla doppietta dell’attaccante del Psg, con l'inutile centro finale del Kun. Ai quarti Deschamps sfiderà l'Uruguay
FRANCIA-ARGENTINA: STATISTICHE E RISULTATO
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TABELLONE MONDIALE, GLI ACCOPPIAMENTI DEGLI OTTAVI DI FINALE
FRANCIA-ARGENTINA 4-3
13' rig. Griezmann (F), 41' Di Maria (A), 48' Mercado (A), 57' Pavard (F), 64', 68' Mbappé (F), 93' Aguero (A)
Francia (4-2-3-1): Lloris 6; Pavard 6.5, Varane 6, Umtiti 6.5, L. Hernandez 6; Pogba 6.5, Kantè 6; Mbappé 7.5 (89' Thauvin sv), Griezmann 6.5 (83' Fekir sv), Matuidi 6.5 (75' Tolisso 6); Giroud 6.5.
CT: Deschamps 6.5.
Argentina (4-3-3): Armani 5.5; Mercado 6.5, Otamendi 5.5, Rojo 5 (46' Fazio 5.5), Tagliafico 5.5; E. Perez 6 (66' Aguero 6.5), Mascherano 6, Banega 6; Pavon 5.5 (75' Meza 6), Messi 4.5, Di Maria 6.5.
CT: Sampaoli 5.
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È la Francia la prima squadra ad accedere ai quarti di finale, dove affronterà la vincente di Portogallo-Uruguay. Un successo straordinario quello raccolto dai Bleus che mandano a casa l’Argentina con un perentorio 4-3, apparecchiato quasi del tutto dal talento di Kylian Mbappé, classe ’98 e già tre gol ai Mondiali, con la doppietta di oggi. Dominante la partita dell’attaccante del Psg, decisivo nel guadagnarsi il rigore del momentaneo 1-0 e poi letale nel completare la festa francese alla Kazan Arena. Insufficiente dall’altra parte la prova dell’uomo più atteso, Leo Messi, mai in grado di mettere in difficoltà la difesa transalpina e che abbandona forse per sempre il sogno di riportare il suo Paese sul tetto del mondo. La Nazionale di Sampaoli ha dominato dal punto di vista del possesso palla nel primo tempo, ma le occasioni più pericolose sono arrivate tutte nell’altra metà di campo e solo una prodezza di Di Maria ha permesso di arrivare all’intervallo in parità. Mercado ha illuso i suoi, prima che si abbattesse la terribile onda francese che conquista, a pieno merito, il passaggio del turno. La Francia può sognare, per l'Argentina invece sarà tempo di processi.
Sampaoli rinuncia a Higuain e schiera Messi come falso nueve, con Pavon e Di Maria in appoggio. Il Ct transalpino conferma invece Giroud, in un 4-2-3-1 idoneo a diverse interpretazioni tattiche. L’Argentina sembra partire con il piglio giusto, ma corso il primo brivido si disunisce. È Griezmann a crearlo per la Nazionale di Deschamps, con una punizione dal limite che supera la barriera e si infrange sull’incrocio dei pali. Passano due giri di lancette e il risultato si sblocca. Merito di Mbappé che effettua una straordinaria ripartenza in velocità, partendo dalla sua trequarti, e viene atterrato in area da Rojo. Giallo per il difensore e penalty per la Francia. Dal dischetto si presenta Griezmann, come nel match inaugurale contro l’Australia, e non sbaglia. Le percussioni centrali dell’esterno del Psg continuano a essere un problema per l’Albiceleste, ma questa volta Tagliafico si salva con un fallo poco fuori il limite dell’area di rigore che gli vale comunque l’ammonizione. In fase offensiva Messi e compagni, nonostante il dominio del possesso palla, non riescono mai a impensierire Lloris. Serve una prodezza di Di Maria, in chiusura di primo tempo, per riequilibrare l’incontro. L’ex Real raccoglie palla dai 35 metri e sfodera un missile che trafigge all’angolino il portiere francese. La prima frazione si chiude così sull’1-1. In avvio di ripresa la gara si accende definitivamente. Dopo appena tre minuti Mercado devia fortunosamente il mancino di Messi e la palla termina in rete per il vantaggio dell’Argentina. Dura poco perché subito dopo Pavard si inventa la rete del 2-2 con uno strepitoso esterno destro che si infila nel secondo palo. La Francia non si accontenta e in pochi attimi ribalta per la seconda volta la situazione. Fazio respinge il primo tentativo di Matuidi, ma non può nulla sulla progressione di Mbappé che chiude sotto le gambe di Armani. Il numero 10 è scatenato e quattro giri di orologio dopo cala il poker e la personale doppietta, finalizzando uno splendido contropiede dei transalpini. Il gol della speranza dei sudamericani arriva solo al terzo dei quattro minuti di recupero e lo firma di testa il Kun Aguero, ma non basta a evitare l’eliminazione. L'ultimo brivido è la deviazione di Meza che si spegne fuori, così le preghiere di un popolo che da oggi, forse, non avrà più il suo 10.