Il ct azzurro ha parlato a Roma Tv del talento giallorosso: "Se continua a fare il serio, può diventare straordinario. Pellegrini? Ha il gol dentro". Poi un retroscena: "Quando mi hanno chiamato ho pensato che nessuno volesse allenare la Nazionale". Infine sulla ripresa: "Temo infortuni ma la speranza è che si possa tornare a giocare"
Senza la pandemia nel mezzo, Roberto Mancini si sarebbe preparato per iniziare al meglio il lavoro verso Euro2020: "Avremmo cominciato il nostro ritiro, invece ci ritroveremo solo a settembre, dopo un anno che non ci saremo visti - ha spiegato lo stesso ct dell'Italia ai microfoni di Roma Tv - mi manca il lavoro, avremmo dovuto giocare in amichevole contro Germania e Inghilterra. Stavamo costruendo ed eravamo a buon punto, però il lato positivo è che così i ragazzi avranno più esperienza. Riprendere sarà un terno al lotto, non sarà semplice per nessuno. Quest'anno ce la saremmo giocata con tutti, anche con chi era più avanti rispetto a noi come ad esempio la Francia. Batterci sarebbe stato difficile. Speriamo che un anno ci aiuti a migliorare i ragazzi più giovani. E' solo questione di dare più fiducia, se sono bravi vanno fatti giocare".
"Nessuno voleva fare il Ct"
Parole, quelle di Mancini, che due anni fa sarebbero suonate totalmente fuori contesto. L'Italia non si qualificava per i Mondiali in Russia, poi il suo arrivo e un 2019 da record: "Cosa ho pensato quando mi hanno chiamato? Che nessuno volesse allenare la Nazionale - ha continuato il Ct azzurro - l'hanno chiesto a me e io ho detto subito di sì. Venivamo da una grande delusione, credo che molti avessero paura di buttarsi in una situazione difficile. Il calcio però è fatto così, ci sono dei momenti complicati. Si tratta di avere fiducia nelle proprie qualità e in quelle dei calciatori". Sincero e schietto, come lo è stato fin dal primo giorno: "Ai ragazzi dissi che era impossibile pensare che in Italia non ci fossero più giocatori bravi. Non è mai accaduto. Quindi ho chiesto loro di fare qualcosa di speciale per riavvicinare la gente e sono stati bravissimi nel riuscirci. Abbiamo usato le prime partite di Nations League per capire chi poteva stare nel giro della Nazionale e poi abbiamo affrontato le qualificazioni agli Europei con 30 giocatori molto bravi".
"Zaniolo può diventare straordinario"
Fra i tanti ragazzi giovani della sua Nazionale, Zaniolo è sicuramente uno dei più importanti: "Se continuerà ad allenarsi seriamente e a fare una vita da atleta, potrebbe diventare un giocatore straordinario - ribadisce Mancini - è giovane e non ha ancora tante partite di Serie A sulle gambe, quindi che non ricadano su di lui tutte le responsabilità. Penso che non abbia ancora trovato il suo ruolo, ne può fare due o tre. Lui fa parte di quei giocatori giovani che con un altro anno potranno migliorare, recupererà dall'infortunio". Oltre a lui nella Roma c'è anche Lorenzo Pellegrini, altro giovane talento: "Ha margini enormi. E' un giocatore polivalente a centrocampo, offensivo ma anche capace di giocare centrocampista basso. Secondo me rende meglio quando attacca perché ha il gol dentro". Vietato dimenticarsi Gianluca Mancini: "Gli dico sempre che non può sbagliare perché porta un cognome importante", sorride il Ct.
Temo gli infortuni
Intanto gli Europei sono stati spostati all'estate 2021. Ora resta da vedere se la Serie A tornerà in campo: "Se dovessi parlare solo da ct spererei che si finisse qui per ricominciare con calma. Il prossimo anno ci saranno una serie di partite infinite, e quindi anche i giocatori arriveranno in non so quali condizioni - ha ribadito Mancini - detto questo, è anche vero che sono tanti mesi che facciamo una vita molto diversa da quella di prima e quindi la mia speranza è che si possa tornare a giocare a pallone perché è il nostro lavoro, è quello che ci piace di più e che fa divertire la gente. Ci sarà qualche infortunio di troppo alla ripartenza. I giocatori non saranno subito al 100%, ma col passare delle partite ritroveranno un po'la condizione atletica sperando ci siano meno infortuni possibili".