Termina un anno memorabile per gli Azzurri, protagonisti di vittorie e record nel segno di Roberto Mancini. Fondamentale la sua presenza nel cammino delle qualificazioni a Euro 2020, marcia dai numeri irripetibili nella storia della Nazionale. E nel mirino c'è la fase finale del torneo a giugno
Solo vittorie, record e numeri mai visti nel 2019 della Nazionale. Un anno davvero speciale per gli Azzurri di Roberto Mancini, protagonisti della rinascita che volta definitivamente pagina dopo lo smacco mondiale del 2017. Irresistibile la marcia dell’Italia nelle qualificazioni a Euro 2020, percorso netto che ha regalato il 1° posto e anticipato un sorteggio favorevole verso la fase finale del torneo: a giugno saranno Turchia, Svizzera e Galles i prossimi ostacoli nel girone, esami che possono regalare nuove "notti magiche". Riviviamo tutte le tappe più importanti di un'annata memorabile
LA PROFEZIA. Facciamo un piccolo passo indietro al 20 novembre 2018 dove, nel gelo di Genk, la Nazionale affronta in amichevole gli Stati Uniti. Deciderà un gol di Politano a tempo quasi scaduto, 1-0 tutt'altro che privo di significato. Già, perché da quell’incontro l’Italia collezionerà una serie esaltante di risultati. Decisamente profetiche le dichiarazioni di Mancini dopo quella partita: "Bisognava fare gol prima, ma è stata una buona Italia. Bravo Sensi, bene tutti gli esordienti. Da adesso voglio vincerle tutte"
STAGE/1. Il primo appuntamento del 2019 diventa il raduno della Nazionale, fissato a Coverciano per il 4 e 5 febbraio. Mancini chiama per la prima volta Quagliarella (capocannoniere della Serie A precedente, aggregato in Azzurro dopo oltre tre anni) e Bastoni, giovane talento convocato come Tonali e Kean oltre a Zaniolo. Proprio nei confronti del baby giallorosso, il Ct spende parole importanti: "Può essere titolare anche con noi". E all’orizzonte c’è l’inizio delle qualificazioni a Euro 2020
ITALIA-FINLANDIA 2-0 (23 marzo 2019). Il primo ostacolo nel gruppo J è la Nazionale di Kanerva, battuta ad Udine grazie ai gol di Barella e Kean (primo classe 2000 a segno, 2° più giovane di sempre dietro a Nicolè). Se Mancini chiedeva "allegria, gioco e soprattutto gol", gli Azzurri si riscoprono sulla buona strada superando gli scandinavi in un match a senso unico. Dieci gare da Ct per il 'Mancio'' con altrettanti marcatori diversi: "Non era facile, si sono chiusi subito. Kean? Ha dei margini enormi, dipende tutto da lui"
ITALIA-LIECHTENSTEIN 6-0 (26 marzo 2019). Tre giorni dopo ecco un altro esame e una nuova vittoria al Tardini. Non c’è gara contro il Liechtenstein: si scatenano Sensi e Verratti, Quagliarella (due volte) e nuovamente Kean fino a Pavoletti. Se 'Quaglia' diventa il più anziano marcatore in Nazionale, la festa Azzurra è completa ed esalta una volta di più il 4-3-3 di Mancini. "Il risultato era scontato ma l’importante era la concentrazione e fare gol subito", le parole del Ct che spende un pensiero anche per Balotelli ("Deve stare tranquillo e rimettersi in condizione")
STAGE/2. A fine aprile (29 e 30) un nuovo raduno a Coverciano offre a Mancini la possibilità di lavorare coi più giovani: 35 i giocatori convocati per la due giorni di ritiro dove, tra gli altri, figurano Meret e Zaniolo oltre a Orsolini. "Le Nazionali giovanili stanno facendo bene - le parole del Ct -, il problema per i ragazzi è quando arrivano in prima squadra, dove fanno più fatica a giocare. Ma la qualità c'è". Un paio di settimane più tardi il Ct festeggia il suo primo anno sulla panchina della Nazionale, bilancio sicuramente positivo
GRECIA-ITALIA 0-3 (8 giugno 2019). Vittorie consecutive dell’Italia che diventano quattro nella marcia verso gli Europei: greci travolti ad Atene dalle reti di Barella, Insigne e Bonucci nei primi 33 minuti di gioco. Azzurri che sfruttano la loro superiorità tecnica, tratto distintivo delle ultime partite, e mostrano la propria supremazia in campo e nel girone. Così Mancini a fine gara: "Non so se è stata la mia migliore Italia, ma l’importante è continuare a migliorare. La gara l’abbiamo voluta giocare così, siamo stati bravi fin dal primo minuto"
ITALIA-BOSNIA 2-1 (11 giugno 2019). Le qualificazioni a Euro 2020 riservano quindi un poker di vittorie a Torino, rimonta contro la temibile squadra di Prosinecki. Avversari avanti all’intervallo con Dzeko, poi la riscossa degli Azzurri passa dal capolavoro di Insigne e dal guizzo di Verratti. Stadio che intona l’Inno di Mameli al fischio finale, mentre Mancini ammette: "Non era facile rimontare, ma nella ripresa abbiamo dominato. I ragazzi hanno messo dentro tutto". E sulla sua gestione: "Bilancio molto positivo, all’inizio eravamo demoralizzati, arrivavamo dalla delusione mondiale. Adesso giochiamo bene a calcio, con buona mentalità"
MANCINI CI CREDE. L’Italia risale nel ranking (14° posto) e punta ad iscriversi tra le 10 migliori Nazionali europee, piazzamento fondamentale verso il sorteggio degli Europei e del Mondiale in Qatar. E proprio in vista dei due prossimi appuntamenti chi non ha dubbi è il nostro Ct: "Voglio vincerli entrambi - racconta alla Gazzetta dello Sport a giugno -, abbiamo un anno prima dell’Europeo in cui dobbiamo cercare di migliorare molto. I ragazzi sono contenti quando vengono in Nazionale, si divertono. Questo è molto importante". E l’apertura verso i più giovani troverà conferme anche nelle gare successive
ARMENIA-ITALIA 1-3 (5 settembre 2019). Assenze obbligate e altre "punitive" (Kean e Zaniolo) nel ritorno in campo degli Azzurri che registrano l’ennesimo successo a Yerevan. Colpita a freddo da Karapetyan (poi espulso prima dell’intervallo), la Nazionale rimonta con Belotti e Pellegrini prima dell’autorete del definitivo 3-1. Vittoria numero 5 in altrettanti incontri verso Euro 2020, conferma che blinda la leadership nel girone per Mancini: "Ci siamo trovati dopo quattro mesi a settembre per la prima partita, loro sono più avanti di noi fisicamente. Noi però abbiamo sempre cercato di attaccare e questa deve essere la nostra mentalità"
FINLANDIA-ITALIA 1-2 (8 settembre 2019). Nemmeno lo scontro diretto con gli scandinavi, formazione in scia degli Azzurri nel girone, macchia il cammino verso la qualificazione. La sesta vittoria su 6 ci porta a Tampere: se Pukki su rigore risponde ad Immobile, è un altro penalty trasformato da Jorginho a consegnare i tre punti all’Italia. L'Italia ritrova Ciro come goleador e allunga in classifica: 18 i punti raccolti a +6 sulla Finlandia e a +9 sull’Armenia. Mancini può esaltare la sua squadra: "Bravissimi tutti, abbiamo giocato una grande gara. Dominiamo fuori casa e ho un'ottima scelta di giocatori per poter cambiare"
NOVITÀ VERDE. Ad inizio ottobre viene presentata la nuova terza maglia, casacca dall’insolito colore verde. Si tratta di una versione omaggio al periodo rinascimentale (ma già indossata nel 1954 contro l'Argentina), auspicio di successo per i tanti talenti di casa nostra. A dominare sull’intera divisa è proprio questa tonalità sorprendente, blu il colletto e i bordi mentre il logo della Federazione e del main sponsor sono in oro
ITALIA-GRECIA 2-0 (12 ottobre 2019). L'aritmetico accesso alla fase finale dell'Europeo va in scena allo stadio Olimpico dove, indossando la nuova maglia verde, la Nazionale si sbarazza dei greci nella ripresa: decidono il rigore di Jorginho (3 gol per lui nell’era Mancini) e il sinistro dalla distanza di Bernardeschi. Sette vittorie su 7 nel girone e qualificazione centrata con tre turni d'anticipo: mai era accaduto nella storia dell’Italia. "Vorrei ringraziare il pubblico che ci ha sempre sostenuto - le parole del Ct -, spero che tornino le 'notti magiche' e che a giugno sia ancora più bello"
LIECHTENSTEIN-ITALIA 0-5 (15 ottobre 2019). Punti nel girone che diventano 24 sui 24 a disposizione dopo la trasferta a Vaduz, formalità per gli Azzurri che asfaltano l’ultima in classifica. Tanti i cambi adottati dall’inizio da Mancini (oltre al debutto a gara in corso di Tonali e Di Lorenzo), ma il risultato non cambia: doppietta di Belotti e reti di Bernardeschi, Romagnoli ed El Shaarawy. Il 'Mancio' ritocca a 9 i suoi successi di fila ed eguaglia il record di un altro Ct come Vittorio Pozzo nel 1938/39: "Vorrei i suoi due Mondiali e l'Olimpiade, però mi accontenterei anche dell'Europeo", le parole di Roberto
BOSNIA-ITALIA 0-3 (15 novembre 2019). Un mese più tardi gli Azzurri tornano in campo per le due ultime sfide del cammino di qualificazioni: cambia il teatro (Zenica) e pure l’avversaria dal tasso tecnico di qualità ma non l’epilogo. I gol portano le firme di Acerbi (prima gioia in Nazionale) oltre ai "soliti" Insigne e Belotti che chiudono i giochi in meno di un’ora. La 10^ vittoria consecutiva consegna Mancini alla storia: "Fa piacere superare un mito come Pozzo, fa pure impressione essere davanti a uno che ha vinto 5 trofei tra cui due Coppe del Mondo. Adesso c'è ancora molta strada da fare"
L'ABBRACCIO A VENEZIA. All’indomani della vittoria in Bosnia, prima di raggiungere Palermo per l’ultimo match delle qualificazioni, la Nazionale si reca nel capoluogo veneto mostrando vicinanza alla città e ai suoi abitanti colpiti dall’eccezionale fenomeno dell’acqua alta. Allenamento degli Azzurri e visita della delegazione costituita da Vialli, Donnarumma e Gabriele Gravina che presenzia a piazza San Marco. "Venezia supererà anche questa, come un atleta che subisce un grave infortunio e si rialza", il commento del nuovo capodelegazione Gianluca Vialli
ITALIA-ARMENIA 9-1 (18 novembre 2019). La Nazionale riconquista gli italiani e regala il gran finale al Barbera, goleada dalle proporzioni lontane addirittura 71 anni. Doppiette per Immobile e Zaniolo, quest’ultimo marcatore in precedenza inedito come Orsolini e Chiesa. Alla festa s’iscrivono anche Barella, Romagnoli e Jorginho: 7 i marcatori differenti in una singola partita, exploit mai visto in precedenza. Italia da 10 e lode, quindi, per la gioia di Mancini: "Nove gol non sono frutto del caso, questo gruppo migliora partita dopo partita. Godiamoci questo traguardo storico, poi avremo 6 mesi per preparare l’Europeo"
I NUMERI RECORD. Dati che ribadiscono lo strapotere della Nazionalesulla strada verso Euro 2020: primo posto nel gruppo J con 30 punti conquistati, 10 vittorie su 10 (record) per gli Azzurri con Mancini che vanta una striscia aperta di 11 successi consecutivi (altro primato inedito nella storia dell’Italia). Ben 37 i gol segnati nel girone con 19 marcatori diversi, solo quattro quelli concessi. Resta solo un ricordo il mancato accesso al Mondiale del 2018, una delle pagine più nere nella storia del nostro calcio: ecco la rinascita targata 2019
IL SORTEGGIO. Da testa di serie ma non senza insidie provenienti dall’urna (Francia e Portogallo su tutte), l’Italia pesca bene: ecco Turchia, Svizzera e Galles, cammino che esclude le big e che sulla carta traccia un percorso favorevole per gli Azzurri. Sfida inaugurale venerdì 12 giugno contro i turchi, successivamente la Nazionale sfiderà la Svizzera mercoledì 17 giugno e chiuderà domenica 21 giugno con il Galles
LE AVVERSARIE. Roberto Mancini inizierà quindi contro la Turchia allenata da Gunes e degli "italiani" Under, Calhanoglu e Demiral, primo ostacolo ad anticipare l’esame con la Svizzera: ecco una vecchia conoscenza come Petkovic dai giocatori noti in Serie A (Freuler e Lichtsteiner tra gli altri). E l’ultima tappa del girone vedrà gli Azzurri opposti al Galles di Giggs e della coppia Bale-Ramsey. "Buon sorteggio? Dipende dai punti di vista - l'analisi del nostro Ct -, le partite vanno tutte giocate. In un girone equilibrato si deve lottare fino alla fine"
OBIETTIVO EURO 2020. Naturalmente non mancano le ambizioni a Mancini: "Si parte sempre per vincere, l'Italia ha questo dovere anche quando non è favorita. Si è creato un feeling importante tra i giocatori, non solo in campo. Stanno tutti bene, sono contenti". Appuntamento al prossimo 12 giugno per l’esordio nel gruppo A, girone che vedrà l’Italia disputare i suoi tre match allo stadio Olimpico di Roma. Fattore casalingo che strizza l’occhio alla nostra Nazionale, protagonista della rinascita in un 2019 davvero memorabile