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Pescara, Muntari si sfoga: "Sono stato trattato come un criminale"

Serie A
Sulley Muntari, centrocampista del Pescara (Getty)

Dopo l'episodio contro il Cagliari e la rimozione della squalifica, il centrocampista ha parlato in esclusiva su Fifpro: "Spero che il mio caso possa aiutare in modo che altri calciatori non soffrano come ho sofferto io"

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Giorni difficili per Sulley Muntari, complicati. Una settimana in cui non si è parlato d'altro. Soprattutto per la gravità del fatto. Ma alla fine il centrocampista può sorride, specie dopo l'annullamento della squalifica deciso dalla Corte d'Appello della Federcalcio: "Finalmente qualcuno mi ha ascoltato". E dopo i cori razzisti ricevuti durante la sfida contro il Cagliari, Muntari ha parlato in esclusiva su Fifpro: "Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato".

"Trattato come un criminale"

Queste le parole del centrocampista del Pescara: "Come potevo essere punito io, che ero vittima di razzismo? Mi auguro che il mio caso possa aiutare altri calciatori a non soffrire come ho sofferto io. E che questo possa essere un punto di svolta in Italia. Che mostri cosa significa difendere i propri diritti". Continua Muntari: "li ultimi giorni sono stati molto difficili per me. Mi sono sentito arrabbiato e isolato". Parole forti: "Sono stato trattato come un criminale". E ancora: "Questa è una vittoria importante, è servita per inviare un messaggio. Quello che non c'è posto per il razzismo non soltanto nel calcio, ma anche nella società in generale".

Muntari: "L'arbitro non ha avuto il coraggio di fermare la gara"

Episodio increscioso, vergognoso. Un episodio che ha fatto il giro del mondo in poche ore. Vittima di cori razzisti durante la sfida contro il Cagliari, Muntari ha poi spiegato subito com'è andata ai microfoni di Sky Sport, nel post partita: "Mi hanno fatto cori razzisti. Nel primo tempo c’era un piccolo che gridava, c’erano anche i suoi genitori vicino. Gli ho detto: ‘non si fa così’ e gli ho dato la maglietta. Che esempio siamo per i bambini? Loro devono crescere in maniera corretta, non c’è solo il calcio". E ancora, sull'accaduto: "Nel secondo tempo la curva del Cagliari ha ricominciato- ha raccontato Muntari - Ho detto loro: ‘Bravi! Continuate così…’. L’arbitro mi ha rimproverato dicendomi che non dovevo rivolgermi a loro. Gli ho risposto: ‘Non hai sentito quello che mi stanno dicendo? Tu devi avere le palle per sospendere la partita!’.