Pescara, annullata la squalifica a Muntari

Serie A
Annullata la squalifica a Sulley Muntari dopo l'episodio nel corso di Cagliari-Pescara (Getty)
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La Corte sportiva d'appello ha annullato il turno di squalifica  al centrocampista del Pescara dopo il diverbio con l'arbitro Minelli nel corso della sfida contro il Cagliari. Il direttore di gara non era intervenuto mentre alcuni tifosi sardi intonavano cori razzisti contro il ghanese

Esempio per l'Alto commissario Onu, da squalifica per i regolamenti del calcio. A questo paradosso ha rimediato la Corte sportiva d'appello della Figc, annullando il turno di squalifica inflitto a Sulley Muntari, protagonista domenica scorsa di un diverbio con l'arbitro Minelli. Quest'ultimo non era intervenuto mentre alcuni tifosi del Cagliari intonavano 'buu' razzisti contro il ghanese. Il centrocampista del Pescara aveva prima protestato prendendosi un cartellino giallo, quindi aveva lasciato il campo senza autorizzazione. Secondo giallo ed espulsione, con conseguente squalifica inflitta dal giudice sportivo. Che ha invece assolto da ogni responsabilità il club rossoblù: mancavano i presupposti normativi per la sanzione perché quei cori sono stati intonati da un gruppo sparuto di tifosi (una decina, l'1% del settore incriminato).

Il caso sulla stampa internazionale

La 'rivolta' di Muntari ha avuto un'eco anche internazionale: gli inglesi lo hanno difeso, bacchettando l'Italia colpevole, a loro dire, di "fare poco contro il razzismo sui campi di calcio". Il caso è finito addirittura sotto la lente dell'Onu: "E' un esempio nella lotta al razzismo", aveva commentato da Ginevra l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ra'ad al-Hussein. Un esempio di quel che bisogna fare, e non basta mai, "di fronte alle espressioni di razzismo a livello nazionale o internazionale sui campi di calcio, un problema persistente e che richiede una più grande attenzione da parte della Fifa", ha sottolineato l'esponente Onu.

Le motivazioni 

"La Csa, sentito l'arbitro, considerata la particolare delicatezza del tema inerente i diritti personalissimi dell'uomo prima ancora che dell'atleta, verificata l'ammissibilità del ricorso ordinario, lo accoglie, e per l'effetto annulla la squalifica inflitta di 1 giornata", si legge sul comunicato.

La soddisfazione di Tavecchio

"Sono soddisfatto per l'esito della vicenda", è il commento del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. "Sono stati rispettati ruoli e procedure di garanzia previsti dal nostro sistema", ha concluso.