Turco scatenato nel poker rifilato agli uomini di Longo. I giallorossi rinasceranno nuovamente da lui? L'anno scorso fu proprio il numero 17 a trascinare la squadra dopo un momento negativo. Roma-Lazio, come Juventus-Napoli, sono in esclusiva su Sky, anche sul digitale terrestre con un'offerta imperdibile
Concentrazione, ripartenza e "fuoco dentro". Erano questi i tre ingredienti presenti nella ricetta di Di Francesco per ritrovare i tre punti e, soprattutto, un po' di serenità alla vigilia dell'appuntamento che nella capitale ha un significato fuori dal comune: il derby. La concentrazione era un elemento richiesto in particolare dalla difesa, sempre perforata in maniera colpevole dopo l'1-0 di Torino, unico successo prima del ritorno alla vittoria contro il Frosinone. A identificarla perfettamente Davide Santon, schierato un po' a sorpresa e ligio al dovere per tutti i 90 minuti in sostituzione di Florenzi e Karsdorp. Le altre due componenti per completare il mix vincente chiesto dall'allenatore li ha invece messi Cengiz Ünder. Il turco, in questo deludente avvio di stagione, era stato uno dei pochi ad accarezzare quasi sempre la sufficienza. Non tanto per il contributo dato alla squadra - è rimasto a secco di gol nelle prime cinque giornate -, ma soprattutto per aver mostrato quel fuoco voluto dal mister abruzzese. E non è un caso che, nell'11 di Di Francesco schierato contro i ciociari, sia stato lui una delle poche scelte certe già all'indomani del ko di Bologna. Il talento classe '97 ha capito il momento, non si è impaurito delle responsabilità, ed è sceso in campo convinto di deciderla personalmente e ridare ardore anche ai compagni. Poco più di un minuto e il calciatore, cresciuto nel Basakasehir, ha dato il via alla goleada giallorossa, spegnendo sul nascere ogni possibile mugugno del pubblico. Tunnel su Crisetig, corsa prorompente verso la porta e mancino violento a incrociare che ha piegato le mani a Sportiello. Il vantaggio ha alimentato la sicurezza sua e di tutta la Roma, spianando la strada al poker finale. Il giovane turco, con un Frosinone ancora leggermente più scoperto, è diventato così una spina nel fianco costante per la difesa ospite, rendendo con il suo movimento a elastico tra centrocampo e attacco ancora più fragili gli equilibri della squadra di Longo e concedendo, di conseguenza, maggiore libertà di spazio anche alla catena sinistra composta da Kolarov ed El Shaarawy. Il gol di quest'ultimo - dopo il meraviglioso intermezzo del tacco di Pastore - è arrivato proprio sull'ennesima accelerazione di Ünder, letale con lo scatto a lasciare sul posto Capuano dopo l'uno-due con Schick e servire un cioccolatino al faraone. In una quasi soporifera ripresa, poi, l'esterno è stato uno dei pochi che non si è accontento di gestire e ha spinto fino all'ultimo. Con un tiro cross ha centrato l'incrocio dei pali, concedendosi infine l'ultima fiammata e gli ultimi applausi della Sud al 90'.
L'uomo da 3 punti
Può essere, dunque, Ünder l'uomo della rinascita giallorossa? Presto per dirlo, ma i primi segni di una scia costante con quanto accaduto lo scorso anno sembrano esserci. Nella prima stagione nella capitale, infatti, il turco ci mise qualche mese ad adattarsi e carburare, lasciando con l'attesa tutti i tifosi giallorossi, ansiosi di vedere da vicino le belle qualità messe in mostra in patria. Tra dicembre e gennaio tutta la squadra era in crisi e, nonostante un grande girone di Champions, faticava a racimolare vittorie in campionato. Ci pensò così il piccolo Cengiz a caricarsi i compagni sulle spalle, sbloccandosi al Bentegodi di Verona. Sinistro all'incrocio e primo di cinque gol realizzati consecutivamente nelle settimane successive. Alla rete contro l'Hellas fece seguito, infatti, la doppietta al Benevento, il bolide all'Udinese e il gol al Napoli, tutti decisivi per la vittoria. A questi - nel frattempo - ci aveva aggiunto il primo centro in Champions, sul campo dello Shakhtar, fondamentale per il passaggio del turno. Quattro successi che riaccesero l'entusiasmo del gruppo e di tutto l'ambiente e permisero la grande cavalcata europea, culminata con la semifinale persa contro il Liverpool. Ünder mise il timbro anche alle vittorie contro Genoa e Cagliari, 6 punti preziosissimi in ottica Champions. 565 km tra Verona e Frosinone, ma la Roma 2.0 sembra avere di nuovo lo stesso piede di ripartenza: quello mancino di Cengiz. Il derby di sabato sarà il suo banco di prova.