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San Siro, al via dibattito pubblico sul nuovo stadio di Milan e Inter

milano

Silvia Vallini

Dal 28 settembre al 18 novembre in programma 13 incontri aperti a tutti i cittadini milanesi per illustrare i dettagli del progetto del nuovo stadio di Milan e Inter che prevede anche la demolizione completa di quello attuale

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"San Siro non si può ristrutturare". Il messaggio mandato da Milan e Inter a poche ore dal dibattito pubblico è chiaro. Ci sono diverse ragioni che rendono quest'opera praticamente impossibile. Non ultimo il fatto che non esiste un impianto in grado di ospitare almeno 50.000 persone vicino a Milano e non si può certo pensare di giocare in un cantiere aperto, fa notare il presidente del Milan Scaroni. Inoltre, anche qualora lo si facesse, l'impianto non sarebbe in grado di rispondere agli standard di uno stadio moderno, come invece Milan e Inter necessitano, per raddoppiare gli attuali introiti da stadio pari a circa 40 mln e avvicinarsi a quelli dei princiapli club europei. Solo così si può pensare di tornare davvero competitivi. Dunque Milan e Inter vogliono continuare a portare avanti un progetto sul quale lavorano da 3 anni adeguandolo anche a due riprese alle varie richieste del Comune, ma qualora dal dibattito, per quanto non vincolante, dovesse emergere la volontà della città di ristrutturare San Siro, il Milan andrebbe altrove e l'Inter anche. Comunque insieme, che sia nell'ex area Falck o da un'altra parte.

La Cittadella dello Sport riqualificherebbe tutta l'area di San Siro. 280.000 metri quadrati interamente pedonali, una zona commerciale, il centro congressi, strutture sportive, gli uffici delle due società. Se l'investimento stimato a suo tempo era di circa 1,3 miliardi, ora la cifra sarà sicuramente superiore. Il rendering dà l'idea degli ingombri, come verranno riempiti verrà stabilito in fase esecutiva. Lì dove si vede lo stadio, le due società sperano ancora di poter costruire la Cattedrale. Magari con qualche modifica. Il tempo corre, esigenze e soluzioni cambiano. "Milano guarda avanti, è nella sua natura". Il progetto ha già ottenuto la fattibilità e la dichiarazione di pubblico interesse, ora questo ulteriore step. Che potrebbe essere decisivo, nel far scorrere il tutto verso l'inizio dei lavori - presumibilmente fine 2024 - e verso il taglio del nastro per il 2027/28, oppure nello spingere Milan e Inter altrove.