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Milan, Giroud saluta: "Sempre nel mio cuore, Scudetto? Emozione indimenticabile"

il saluto

Serata di saluti non solo per Stefano Pioli ma anche per Olivier Giroud e Simon Kjaer. L'attaccante francese si rivolge al pubblico di San Siro a fine gara: "Questo coro resterà sempre nel mio cuore e non dimenticherò mai queste tre stagioni. Ringrazio i dirigenti per la fiducia ma soprattutto i miei compagni di squadra e mister Pioli. Siamo una squadra, siamo una famiglia, forza Milan!"

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Al termine della gara contro la Salernitana, il saluto di Olivier Groud che lascia il Milan per approdare in MLS al Los Angeles FC: "Buonasera San Siro, Ibra ha detto 'in the middle' - inizia l'attaccante francese al centro del campo - Per prima cosa voglio ringraziare la società per la fiducia, tutte le persone e i dirigenti che mi hanno accolto come un fratello in questa famiglia. Voglio anche ringraziare il mister per la sua fiducia e il sostegno che mi ha dato nei momenti difficili che abbiamo condiviso, è stato molto importante stare uniti. Abbiamo vissuto un primo anno incredibile, una delle più belle emozioni della mia carriera e voglio soprattutto ringraziare tutti i miei compagni senza cui non avrei potuto fare delle belle cose, siamo una squadra, siamo una famiglia, grazie raga...". E prosegue dopo i ripetuti cori a lui dedicati: "Questo coro rimarrà sempre nel mio cuore, e come abbiamo detto con Simon (Kjaer ndr), quando eravamo piccoli sognavamo questo Milan, oggi abbiamo fatto un percorso che ci rende orgogliosi, sono molto grato e non dimenticherò mai queste tre stagioni, forza Milan!"

"Tre anni meravigliosi, il nuovo leader? Maignan"

Successivamente nel post-gara, Giroud ha ribadito molti dei concetti espressi già in campo: "Sono riuscito a non piangere stasera, ero molto emozionato, io sono appassionato del calcio come un bambino, dal primo giorno mi sono sentito a casa mia al Milan, anche a 35 anni ho ritrovato una seconda giovinezza, un'alchimia e ho passato tre anni anche con dei momenti difficili, non potevo sognare di meglio onestamente stasera, ho segnato, si è visto che ero molto emozionato, qui a San Siro, sono una persona felice stasera - dice - A 35 anni quando sono arrivato sapevo di poter ancora dare tanto a questo club, ero felice di giocare anche con Ibra, con me è stato top e l'ho ringraziato, è stato un onore giocare con lui e con tutti i miei compagni di squadra. Quando sono arrivato c'era competizione tra di noi, il mister ci ha fatto giocare alternativamente, poi quando si è fatto male ho giocato di più, mi sono ambientato bene a questa Serie A e ho passato tre anni meravigliosi". Giroud ha sfatato il tabù della maglia numero 9: " A chi darei la 9? Non lo so, io non ho avuto paura di questo numero anche se Maldini mi aveva chiesto se ero sicuro di prenderlo. Non era il numero a farmi fare i gol e ho avuto ragione e sono orgoglioso di ciò che ho fatto con questa maglia e con questo numero". Un ringraziamento speciale anche per Pioli: "E' stata una parte importante del successo, l'ho ringraziato e lui sa quanto gli voglio bene, la fiducia e la relazione che abbiamo avuto è stata bella, ho voluto sempre sostenerlo, sono emozionato anche per lui, ma questo è il calcio, ma lui merita l'omaggio dei tifosi, mi ha fatto molto piacere". Dopo gli europei, Giroud lascerà anche la nazionale francese: "Sento un po' di malinconia, ho nostalgia di questi anni, non voglio piangere oggi, è stato bello avere i miei genitori in campo con me. Chi può essere leader? Io vedo bene dei giocatori come Mike Maignan, che ha personalità, parla quando serve e ha carisma".