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Serie C, rose a 22: le questioni da risolvere. Quale spazio per i giovani?

Serie C - Lega Pro

Ennesimo "anno zero" per la Serie C. Dalla prossima stagione le rose potranno essere al massimo di 22 giocatori, con un unico slot extra occupabile da un 2001 o da un giocatore ancora più giovane. Tutte le questioni aperte per il prossimo campionato

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Alla ricerca della stabilità. Il mondo della Serie C vive l’ennesimo anno zero, in cui il cambiamento improvviso e, per certi versi incoerente, regna sovrano. Da una parte ci sono parole e intenzioni: largo ai giovani, se italiani ancora meglio per il futuro del nostro calcio, cercando di mantenere equilibrio tra le diverse categorie. Bene. Dall’altra ecco serviti i fatti, o meglio nuovi regolamenti che cambiano come le stagioni. Noi ci concentriamo sulla composizione delle rose, o più specificatamente «liste». C’è un anno in cui la lista è a 15 con i giovani, un altro anno in cui la lista non c’è proprio, esattamente come gli under, e poi c’è quest’anno, in cui la rosa può essere di massimo 22 elementi, con un unico slot extra occupabile solo da un 2001 o più giovane. 

Quale futuro per U20, U21 e U23?

E gli altri? Gli U20, gli U21, o gli U23 che erano già in rosa precedentemente? I «2001» non ancora contrattualizzati rientrano nell’addestramento tecnico e non occupano posti in lista, almeno per dodici mesi. Poi però dovranno essere messi sotto contratto se i club non vogliono rischiare di perderli. Premessa: una rosa a 22 giocatori (compreso un massimo di 8 prestiti) scontenta un po’ tutti perché è alquanto limitante. Le domande a cui rispondere sono parecchie. In quanti resteranno «disoccupati» e senza un posto in lista? Che beneficio può avere la panchina lunga se la rosa è così corta? Tra infortuni e squalifiche, rischiano di scendere in campo ragazzi della Berretti. Le conseguenze di tale decisione sono abbastanza ovvie, a partire dal mercato che ovviamente sarà più bloccato che mai: se nessuno di quelli già in rosa esce, nessun altro può entrare. Si creerebbe troppo traffico. Troppo.

Bianchi (Padova): "Limite per le società che puntano sul vivaio"

Ma la preoccupazione maggiore riguarda i talenti del futuro come spiega anche l’ad del Calcio Padova Alessandra Bianchi: «Così i giovani di proprietà non sono al centro del progetto! Questo è un limite importante per tutte le società come noi che investono sul vivaio, fanno crescere i ragazzini, li contrattualizzano e creano capitale. Non è facile pescare il giocatore 2000 già pronto da mandare subito in campo, e quindi da inserire subito in lista, alcuni hanno bisogno di più tempo per maturare e lavorare. Non possiamo mettere fretta ai giovani e farli diventare grandi prima del dovuto». Le soluzioni quindi sono due: o mandarlo in prestito a giocare, anche se in C le valorizzazioni sono molto basse e le società preferiscono mandare in campo giocatori presi da club di A e B che possono pagare la loro valorizzazione, oppure lasciarlo fuori dalla lista, fuori rosa. Uno spreco immane. «Questo tipo di regolamento penalizza le società che vogliono programmare con un orizzonte temporale più ampio. L’esempio di Matteo Lovato calza a pennello perché siamo riusciti a inserirlo gradualmente all’interno del progetto e abbiamo valorizzato un ragazzo che dopo cinque mesi è andato in serie A. Quest’anno sarà difficile ripetersi» conclude la Bianchi. Della stessa idea anche la Ternana di Bandecchi, per dire. Queste regole, di fatto, non seguono la mission della Lega Pro. I giovani sono solo gli U19, per giunta solo uno, mentre gli altri sono messi sullo stesso livello di un trentenne appena acquistato. E le disparità con le linee guida seguite in Europa e nel resto d’Italia è evidente. La lista europea prevede 25 giocatori di cui 4 cresciuti nel paese di appartenenza del club e 4 cresciuti nel club. E giovani cresciuti nel club, ma inferiori ai 21 anni liberi. Le stesse limitazioni sono fatte per la lista di “Serie A” tranne che per i giovani: i giovani sono illimitati, indipendentemente dal club di formazione. In Serie B: 18 over, giovani U21 illimitati, 2 giocatori bandiera (ovvero due giocatori da almeno 4 anni nel club). Ecco perché diventa difficile capire come possa essere funzionale il percorso della C.

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