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Lazio, Guendouzi da insostituibile a sacrificabile

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Matteo Petrucci

Il club biancoceleste è concentrato sul futuro del centrocampista francese: per lui sono ore decisive. Voluto fortemente da Sarri e quasi sempre titolare con il vecchio allenatore, con l'arrivo di Tudor -che lo aveva già allenato a Marsiglia- non ha più il posto garantito. Il giocatore spinge per cambiare squadra con la Lazio obbligata al riscatto per un totale di 18 milioni

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Da insostituibile a sacrificabile. La parabola di Guendouzi è davvero particolare. Voluto fortemente da Sarri negli ultimi giorni di mercato, appena tollerato da Tudor già dai primi della nuova gestione.  Il vecchio allenatore lo aveva messo al centro della sua Lazio, quasi sempre titolare da fine settembre a marzo, con quello nuovo sono tornate d’attualità le questioni di scarso feeling già emerse tra i due a Marsiglia. Tante incomprensioni e qualche panchina, comprese le ultime due in cui Tudor ha chiaramente scelto la Lazio da cui, eventualmente, ripartire. Il primo passo lo ha fatto il giocatore; è lui che sta spingendo per cambiare aria sapendo bene che Tudor non gli garantirebbe un posto fisso nella nuova Lazio. 

Lazio, il nodo del riscatto di Guendouzi

Tudor lo ha ribadito negli ultimi contatti col club: non ha chiesto la cessione del francese ma se partisse e arrivasse un giocatore con caratteristiche differenti non ne farebbe un dramma. In mezzo c’è la Lazio, obbligata al riscatto del centrocampista per un totale di 18 milioni tra quota fissa, prestito e bonus. Per la dirigenza Guendouzi non si tocca. Siamo a giugno e sono già state troppe le partenze illustri ma come per tutta la rosa, nessuno escluso, è pronta a valutare offerte, nel suo caso non inferiori ai 30 milioni. Nelle prossime ore l’entourage del giocatore sarà a Roma. Dal vertice previsto con la Lazio uscirà un quadro dai contorni ancora più chiari per conoscere il futuro del francese. In un’estate che si profila piena di dubbi, la Lazio ha bisogno di avere almeno qualche certezza.