Il conto alla rovescia è agli sgoccioli, il Mondiale 2019 di Formula 1 sta per ripartire. Appuntamento venerdì 15 marzo con le prove libere all’Albert Park di Melbourne, per il Gran Premio d’Australia, nella sua tradizionale posizione di apertura del calendario. Il GP d'Australia è in esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Dal 1996 la prima gara si è sempre corsa nella terra dei canguri, con l’eccezione del 2006 quando a Melbourne si celebravano i Giochi del Commonwealth, costringendo così il circus ad iniziare il campionato dal Gran Premio del Bahrain. La statistica racconta che nelle 23 edizioni ad Albert Park, 12 volte il vincitore della corsa è stato poi campione del mondo a fine anno. Il primo a riuscirci è stato Damon Hill su Williams, nel 1996; l’ultimo Nico Rosberg su Mercedes, nel 2016, prima delle due vittorie australiane di Sebastian Vettel con la Ferrari, belle ma inutili per conquistare l’iride. Soprattutto la gara dello scorso anno aveva illuso i tifosi della Rossa. Con Lewis Hamilton in pole position e Kimi Raikkonen al suo fianco, Seb parte dalla terza posizione e dopo 19 giri si ritrova in testa, dopo i pit stop del compagno di squadra e dello stesso Hamilton. Il capolavoro del Cavallino arriva al giro 24, quando la Haas cambia le gomme a Grosjean. Il francese torna in pista con una ruota fissata male ed è costretto a fermarsi lungo il tracciato. Si entra così in regime di virtual safety car, Vettel è bravissimo a sfruttare ogni decimo, rientrando per il suo pit stop ed uscendo davanti a Lewis Hamilton. “Colpo di fortuna ma grande strategia” per dirla con Carlo Vanzini. A parità di soste, Vettel deve resistere alla pressione di Hamilton per 34 giri, in una battaglia di nervi curva dopo curva. Lewis ha una minima sbavatura ad una manciata di chilometri dal traguardo, facendo tirare un sospiro di sollievo al tedesco e a tutto il muretto Ferrari. Primo Vettel, secondo Hamilton, terzo Raikkonen. Per Seb è il centesimo podio della carriera, in un pomeriggio australiano che sembra promettere un grande 2018 per il Cavallino. La storia racconterà un finale diverso.
Curiosità: chi vince a Melbourne...
L’Albert Park è un tracciato particolare, semi cittadino, ma il suo albo d’oro restituisce la difficoltà di vincere su questa pista. Dal 1996, solo David Coulthard, Eddie Irvine e Giancarlo Fisichella hanno vinto a Melbourne senza poi conquistare un titolo mondiale. Gli altri nove vincitori hanno tutti ottenuto un mondiale dopo il loro primo sigillo nello stato di Victoria. Se già questi nome è di buon auspicio, la gara sembra fatta apposta per piloti-canguri: vincere qui significa spiccare un grande balzo in avanti per assicurarsi un titolo mondiale.
Kimi e il Mondiale del 2007
Lo sa bene Kimi Raikkonen, che nel 2007 a Melbourne ha conquistato il suo primo hat trick in carriera: pole, vittoria e giro veloce, alla prima gara vestito di rosso. Al suo fianco sul podio due pesi massimi come Fernando Alonso (campione uscente e all’esordio in McLaren) e Lewis Hamilton, debuttante assoluto e già terzo classificato.Quel Gran Premio d’Australia ha segnato l’inizio di una storia diversa per la Formula 1. Se per Kimi era il primo salto verso il sofferto titolo mondiale, la prima gara senza Michael Schumacher in griglia è stata anche l’inizio della rivalità tra Fernando e Lewis, con l’inglese nei panni del predestinato. Il suo primo GP in carriera è coinciso con il suo primo podio, ma soprattutto con una prestazione solida: seconda fila in qualifica e appena 18 secondi di ritardo sotto la bandiera a scacchi. Il suo sorriso in conferenza stampa era quello di chi sentiva di essere a casa, in mezzo a grandi rivali: un piccolo balzo verso una carriera di strepitosi successi.