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Mercedes, le vittorie in Austria e Inghilterra giustificate dal recupero tecnico a 360°

analisi tecnica

Due successi nelle ultime due gare per Mercedes con entrambi i piloti. Questo è stato reso possibile grazie ad un recupero tecnico a 360° , che ha permesso alle monoposto di Brackley di guadagnare mezzo secondo in qualifica e gara rispetto a Red Bull e Ferrari rispetto ad inizio stagione e di quasi due decimi su McLaren. Il Mondiale torna tra due settimane in Ungheria live su Sky e in streaming su NOW

SILVERSTONE, GLI HIGHLIGHTS

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La vittoria di Lewis Hamilton a Silverstone ha segnato il secondo successo di Mercedes in due settimane, dopo quello di George Russell in Austria, ma in terra inglese la W15 si è conquistata la vittoria grazie a una prestazione molto solida in Qualifica e Gara. Sia Hamilton che Russell, sfortunato la domenica con un ritiro per motivi tecnici, sono stati perfetti al sabato e in partenza, mettendosi in una posizione ottimale per sfruttare il passo della monoposto di Brackley. Il circuito nel Northamptonshire si è rivelato perfetto per le caratteristiche della vettura inglese: la natura front-limited di Silverstone, unito alle condizioni di freddo e bassa aderenza viste nel fine settimana, hanno permesso di azzerare il distacco prestazionale con McLaren e Red Bull e addirittura essere la vettura migliore in condizioni stabili. Il recupero tecnico partito da Imola ha testimoniato la buona strada intrapresa dai tecnici di James Allison, premiati da due vittorie consecutive nelle ultime due settimane. 

In condizioni di asciutto, nel primo stint, Mercedes ha mostrato un vantaggio di circa tre decimi rispetto a Red Bull e Max Verstappen che ha aiutato il duo Russell-Hamilton a fuggire tenendo dietro Lando Norris nella prima fase di gara, quando il pilota della McLaren avrebbe potuto impensierire e mettere pressione alle due Mercedes. Invece il cuscinetto tra Hamilton e Norris nei primi quindici giri ha permesso ai due piloti di Toto Wolff di limitare i danni nell’unico frangente in cui Mercedes non è stata prima forza. Infatti tra i giri 17 e 25, in condizioni di misto, McLaren ha fatto vedere la propria capacità di mantenere per più a lungo le temperature ottimali sull’asse anteriore con vantaggi di quasi un secondo al giro sui rivali da parte di Norris e Piastri, il migliore in questa frazione di gara. Tuttavia i due errori strategici nella prima e seconda sosta hanno impedito a Piastri e Norris rispettivamente di lottare per la vittoria nel GP d’Inghilterra. Nell'ultimo stint una gestione perfetta della mescola più morbida ha permesso a Lewis Hamilton di tenere a bada Max Verstappen. 

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Il recupero tecnico iniziato a Imola ha dato risultati inaspettati per tutto il Paddock, ma Toto Wolff aveva annunciato che c'era stato un ‘click’. Il guadagno di mezzo secondo in Qualifica e Gara rispetto a Red Bull e Ferrari rispetto all’inizio di stagione, e di quasi due decimi su McLaren, è nato dopo aver scartato la rivoluzionaria ala anteriore che aveva fatto tanto scalpore alla presentazione della W15. Il miglioramento della monoposto di Brackley è a 360°, segno di una migliore comprensione della vettura che finalmente si comporta come gli ingegneri si aspettavano: correre con altezze da terra più equilibrate ha permesso di guadagnare tempo ovunque, specialmente in termini di efficienza in rettilineo e in tutte le tipologie di curve. Il punto debole che rimane, anche se non è una vera e propria grande debolezza della W15, lo troviamo nel lento e giustifica le prestazioni meno positive su tracciati rear-limited come Spielberg

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A cura di formu1a.uno