Formula 1, Michael Schumacher: carriera, vittorie e record. Trent'anni fa il primo titolo
LA LEGGENDA
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Celebriamo la leggenda Schumi a 30 anni dal suo primo successo iridato. Sette titoli Mondiali, una carriera irripetibile per uno dei piloti più vincenti della storia che ha fatto sognare i tifosi della Ferrari e non solo. Ripercorriamo qui la sua inimitabile vita in pista, dagli esordi agli ultimi lampi in Formula 1, passando per le grandi rivalità con Senna, Hakkinen e Villeneuve
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- Era il 13 novembre 1994, 30 anni fa, quando Michael Schumacher si laureava campione del mondo per la prima volta nella sua carriera. Guidava la Benetton B194 ed era il nel GP d'Australia, ultimo appuntamento della stagione.
Qui celebriamo la leggenda ricordando tutta la sua storia e i suoi triondi
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- Schumi si piazza secondo nella stagione d'esordio in Formula 3 nel team di Willi Weber, battuto di un solo punto da Karl Wendlinger. Nel 1990 si laurea campione e viene ingaggiato dalla Mercedes, che medita il ritorno alla Formula 1 dopo l'abbandono del 1955, ma rimane solo una suggestione
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- Il primo a credere in lui è Eddie Jordan, chiamato a sostituire Bertrand Gachot, in stato di arresto a Londra dopo una lite con un tassista, per il Gran Premio del Belgio, a Spa-Francorchamps. La Mercedes e il team irlandese si accordano per 150mila dollari
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- Nel 1991 Michael esordisce su una pista di F1 ed è subito fenomenale nelle prove: 1:51.212, settimo!
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- Il 25 agosto Schumacher si presenta in quarta fila sul rettilineo di partenza, costretto al ritiro in gara dopo appena 500 metri per un guasto alla frizione. Ma il manager della Benetton Flavio Briatore rimane impressionato dalla sua performance in qualifica e lo ingaggia, cedendo in cambio alla Jordan Roberto Moreno
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- Schumacher debutta con la Benetton a Monza l'8 settembre del 1991, centrando subito il 5° posto, precedendo il suo compagno Nelson Piquet (uno con 3 titoli iridati in bacheca...). Per la cronaca il Gp fu vinto da Nigel Mansell, seguito da Ayrton Senna (con cui i rapporti saranno spesso molto tesi) e un certo Alain Prost
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- Alla fine del campionato Schumi sarà terzo, dietro le Williams di Mansell e dell'italiano Riccardo Patrese
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- Nel 1993 arrivò un'altra vittoria in Portogallo e diversi podi, con una macchina sempre più competitiva e ambiziosa
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- Nel 1994 - anno che segnò anche l'incidente fatale a Senna nel Gp di Imola - Michael si laurea campione del mondo, il primo tedesco della storia. Vince 8 gare e conquista il titolo nell'ultima corsa, in Australia, non senza polemiche, per il contatto con la Williams di Damon Hill, che precedette nella classifica finale di appena un punto
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- Nel 1995, grazie anche al contributo del nuovo compagno Johnny Herbert, ecco la doppietta Campionato Piloti-Costruttori per la premiata ditta Schumacher-Briatore- Benetton. Stavolta non c'è storia: 9 vittorie e un distacco finale di 33 punti (erano 9 per vittoria) sull'inglese Damon Hill. Il destino di Schumacher è alla Ferrari, per cui aveva firmato già in estate
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- Schumacher viene chiamato a riportare la Ferrari agli antichi fasti, reduce da stagioni deludenti e un titolo piloti che manca dal 1979. Maranello è ancora un cantiere aperto, ma nonostante l'evidente gap con le Williams di Hill e Jacques Villeneuve, Schumacher riesce a vincere 4 Gp - compreso quello di Monza - e sarà terzo al termine del primo campionato
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- Nel 1997, grazie anche all'arrivo di tecnici come Ross Brawn e Rory Byrne, Schumi sfiora già la vittoria del titolo - finito a Jacques Villeneuve - sfumata soltanto all'ultimo Gp di Jerez de la Frontera con annesse le polemiche per il contatto con il canadese, che gli costò anche una squalifica dalla Fia
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- Nel 1998 vince 6 Gran Premi, ma deve arrendersi alla stagione super della McLaren-Mercedes di Mika Hakkinen
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- Alla Ferrari Schumacher incontra Jean Todt, ancora oggi uno dei suoi amici più cari. Nel 1999 riportano il titolo costruttori a Maranello, malgrado il grave infortunio subìto a Silverstone (frattura della gamba destra) e grazie anche alla splendida annata del compagno Eddie Irvine, che sfiora il Mondiale Piloti
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- A convincerlo è Ross Brawn, proprietario della Brawn GP, team neo-campione del mondo appena acquisito dalla Mercedes, di cui l'ex tecnico ferrarista diventa direttore sportivo
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- Nel 2012, dopo alcune brillanti prestazioni nelle qualifiche, riesce finalmente a salire sul podio, a Valencia, che si rivelerà il risultato migliore del triennio. Il 4 ottobre del 2012, con l'ingaggio di Lewis Hamilton per la stagione 2013, il tedesco annuncia ufficialmente il secondo ritiro dalle competizioni
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- E poi c'è lui, Mick. Il figlio di Michael e Corinna, che sta seguendo le orme del padre. Campione europeo di F3, ha conquistato il titolo in F2 alla sua seconda stagione nel 2020
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- Mick vince il titolo in Formula 2 nel 2020, l'anno della pandemia: quando viene premiato, causa mascherina, si vedono solo occhi e cappellino. I ricordi corrono subito a papà Michael
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MICK, LA SCUOLA FERRARI E LE CELEBRAZIONI PER IL PAPA'
- Mick era entrato a far parte della Ferrari Driver Academy e il 27 agosto del 2017, prima del GP del Belgio, aveva effettuato un giro di pista con la Benetton B194 in omaggio al papà, per celebrare i 25 anni dal suo primo successo a in F1. Il 27 giugno 2019, invece, è salito sulla Ferrari 2004 del padre.
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- Mick era con papà il giorno dell'incidente sulla neve a Meribel, il 29 dicembre del 2013: "Credo che in questi casi si impari a percepire certi momenti in modo diverso. Impari ad apprezzare le piccole cose. Molte persone si concentrano troppo sulle cose brutte e non abbastanza sulle cose belle che sono ancora lì", ha spiegato recentemente in un'intervista alla Dpa
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- L’arrivo di Bortoleto in Sauber chiude definitivamente le porte a un possibile rientro di Mick Schumacher in F1. Come detto Mick è fuori dal Circus dal 2022, ovvero dall’ultima stagione corsa in F1 con la Haas.