Dieci anni fa il terribile incidente sugli sci in Francia di Michael Schumacher. Celebriamo la leggenda Schumi: sette titoli Mondiali, una carriera irripetibile per uno dei piloti più vincenti della storia che ha fatto sognare i tifosi della Ferrari e non solo. Ripercorriamo qui la sua inimitabile vita in pista, dagli esordi agli ultimi lampi in Formula 1, passando per le grandi rivalità con Senna, Hakkinen e Villeneuve
- 7 titoli mondiali
- 307 GP corsi
- 91 vittorie
- 68 pole positions
- 155 podi
- 77 giri veloci
- 22 hat tricks
- 5111 giri in testa
- 1566 punti
- Il primo a credere in lui è Eddie Jordan, chiamato a sostituire Bertrand Gachot, in stato di arresto a Londra dopo una lite con un tassista, per il Gran Premio del Belgio, a Spa-Francorchamps. La Mercedes e il team irlandese si accordano per 150mila dollari
- Nel 1991 Michael esordisce su una pista di F1 ed è subito fenomenale nelle prove: 1:51.212, settimo!
- Il 25 agosto Schumacher si presenta in quarta fila sul rettilineo di partenza, costretto al ritiro in gara dopo appena 500 metri per un guasto alla frizione. Ma il manager della Benetton Flavio Briatore rimane impressionato dalla sua performance in qualifica e lo ingaggia, cedendo in cambio alla Jordan Roberto Moreno
- Schumacher debutta con la Benetton a Monza l'8 settembre del 1991, centrando subito il 5° posto, precedendo il suo compagno Nelson Piquet (uno con 3 titoli iridati in bacheca...). Per la cronaca il Gp fu vinto da Nigel Mansell, seguito da Ayrton Senna (con cui i rapporti saranno spesso molto tesi) e un certo Alain Prost
- Nel 1993 arrivò un'altra vittoria in Portogallo e diversi podi, con una macchina sempre più competitiva e ambiziosa
- Nel 1994 - anno che segnò anche l'incidente fatale a Senna nel Gp di Imola - Michael si laurea campione del mondo, il primo tedesco della storia. Vince 8 gare e conquista il titolo nell'ultima corsa, in Australia, non senza polemiche, per il contatto con la Williams di Damon Hill, che precedette nella classifica finale di appena un punto
- Nel 1995, grazie anche al contributo del nuovo compagno Johnny Herbert, ecco la doppietta Campionato Piloti-Costruttori per la premiata ditta Schumacher-Briatore- Benetton. Stavolta non c'è storia: 9 vittorie e un distacco finale di 33 punti (erano 9 per vittoria) sull'inglese Damon Hill. Il destino di Schumacher è alla Ferrari, per cui aveva firmato già in estate
- Schumacher viene chiamato a riportare la Ferrari agli antichi fasti, reduce da stagioni deludenti e un titolo piloti che manca dal 1979. Maranello è ancora un cantiere aperto, ma nonostante l'evidente gap con le Williams di Hill e Jacques Villeneuve, Schumacher riesce a vincere 4 Gp - compreso quello di Monza - e sarà terzo al termine del primo campionato
- Uno scatto della prima vittoria di Schumacher alla Ferrari, il 2 giugno del 1996 sul Circuit de Catalunya
- Nel 1997, grazie anche all'arrivo di tecnici come Ross Brawn e Rory Byrne, Schumi sfiora già la vittoria del titolo - finito a Jacques Villeneuve - sfumata soltanto all'ultimo Gp di Jerez de la Frontera con annesse le polemiche per il contatto con il canadese, che gli costò anche una squalifica dalla Fia
- Nel 1998 vince 6 Gran Premi, ma deve arrendersi alla stagione super della McLaren-Mercedes di Mika Hakkinen
- Alla Ferrari Schumacher incontra Jean Todt, ancora oggi uno dei suoi amici più cari. Nel 1999 riportano il titolo costruttori a Maranello, malgrado il grave infortunio subìto a Silverstone (frattura della gamba destra) e grazie anche alla splendida annata del compagno Eddie Irvine, che sfiora il Mondiale Piloti
- Nel 2000 Schumi viene affiancato dal brasiliano emergente Rubens Barrichello e dal collaudatore Luca Badoer: e da qui in avanti non ce ne sarà più per nessuno
- Dopo il ritiro del 2006 e un triennio da super consulente alla Ferrari, il 23 dicembre del 2009 la Mercedes, tornata in F1 dopo 55 anni, ufficializza l'ingaggio per le tre stagioni successive del pilota tedesco, che avrebbe affiancato il suo connazionale Nico Rosberg
- Nel 2011 sale di una posizione nella classifica finale (8°), ma ancora senza vittorie né podi. Riesce comunque a stabilire un nuovo primato, il maggior numero di sorpassi (116) in una sola stagione
- Nel 2012, dopo alcune brillanti prestazioni nelle qualifiche, riesce finalmente a salire sul podio, a Valencia, che si rivelerà il risultato migliore del triennio. Il 4 ottobre del 2012, con l'ingaggio di Lewis Hamilton per la stagione 2013, il tedesco annuncia ufficialmente il secondo ritiro dalle competizioni
- Se chiedete a Fernando Alonso chi sia stato il suo più grande rivale, non avrà dubbi: "Michael, quelle battaglie in pista erano le più eccitanti"
- Mick è entrato a far parte della Ferrari Driver Academy. Il 27 agosto del 2017, prima del GP del Belgio, ha effettuato un giro di pista con la Benetton B194 in omaggio al papà, per celebrare i 25 anni dal suo primo successo a in F1. Il 27 giugno 2019, invece, è salito sulla Ferrari 2004 del padre.
- Mick era con papà il giorno dell'incidente sulla neve a Meribel, il 29 dicembre del 2013: "Credo che in questi casi si impari a percepire certi momenti in modo diverso. Impari ad apprezzare le piccole cose. Molte persone si concentrano troppo sulle cose brutte e non abbastanza sulle cose belle che sono ancora lì", ha spiegato recentemente in un'intervista alla Dpa
- A trent'anni dal debutto del padre, Mick riporta gli Schumacher in Formula 1. Guida per due stagioni la Haas, prima di diventare terzo pilota della Mercedes nel 2023. L'obiettivo è quello di rientrare il prima possibile nel circus, dove vanta 44 GP e 12 punti conquistati