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MotoGP, GP Spagna. Aprilia, Rivola: "Sentenza su Iannone? Siamo stufi di aspettare"

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Dopo aver fatto ricorso un mese fa contro la sentenza della Corte Disciplinare della FIM, Iannone è ancora in attesa della sentenza del Tas per sapere se potrà tornare a correre. Una situazione che l’amministratore delegato di Aprilia commenta così: "Andrea si è dimostrato innocente, noi dobbiamo aspettarlo, ma il fatto che non ci siano delle date fisse per i prossimi step è molto strano. Credo che ci sia un limite a tutto: è imbarazzante, ci siamo stufati di attendere"

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Lo scorso giugno Andrea Iannone ha deciso di ricorrere in appello dopo la sentenza della Corte Disciplinare della FIM, che aveva comminato 18 mesi di sospensione. Subito dopo è arrivato anche l’appello della Wada, agenzia mondiale antidoping, che ha richiesto formalmente di inasprire la pena a 4 anni. Dopo circa un mese, Iannone è ancora in attesa della sentenza del Tas, mentre i suoi colleghi sono già tornati in pista per il primo GP del 2020 a Jerez. In occasione delle prove libere in Spagna, Massimo Rivola ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Sky Sport: "Crutchlow si è offerto all’Aprilia? Fa piacere, ma Iannone si è dimostrato innocente e noi dobbiamo aspettarlo, vogliamo essere coerenti. Andrea è una vittima e lo siamo anche noi".

Rivola: "Situazione imbarazzante, c'è un limite a tutto"

In questo momento sembra complicato fare previsioni su quando questa sentenza verrà emessa. Le sorti di Iannone, tuttavia, sono appese proprio a questa sentenza: "Quello che non va bene è la tempistica – spiega l’amministratore delegato di Aprilia Corse –. Noi aspettiamo Iannone, ma il fatto che non ci siano delle date fisse per i prossimi step è molto strano. In altri casi di doping è successo tutto più in fretta, l’intervento della Wada sta rallentando la situazione, ma credo che ci sia un limite a tutto. È imbarazzante, noi come Aprilia ci siamo stufati di dover aspettare, faccio fatica a capire cosa c’è dietro".

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