Moto3, David Alonso vince il GP Giappone: è campione del mondo. HIGHLIGHTS
gp giapponeIn Moto3 abbiamo il primo verdetto della stagione: David Alonso è campione di categoria, dopo aver vinto la gara in Giappone. Il pilota di Aspar Martinez è il primo colombiano a vincere il titolo, dopo una stagione da 10 vittorie: "Non so cosa sta succedendo, è il sogno della vita. Ho dato tutto", le sue parole a fine gara
“Non so cosa sta succedendo. È il sogno di tutta la vita”. Con quattro gare d’anticipo David Alonso è il nuovo campione della Moto3. Braccia al cielo, in questo Giappone che sembra così strano e distante. Diverso dal suo Paese, la Colombia. Lontano da casa, ma nel cuore della sua squadra, di Aspar Martinez, commosso fino alle lacrime. Commossi tutti per questo ragazzino colombiano che ha dato al suo paese il primo titolo della storia. David Alonso, bisogna ricordarsi il suo nome. Potrebbe andare lontano. Prima di oggi ha già vinto tutto, Rookies cup, TalenT cup, nel motomondiale c’ha messo poco a farsi largo. Nato colombiano ma cresciuto spagnolo, sulla sua strada ha incontrato il manager che gli ha cambiato la vita. “L’abbiamo preso a 11 anni e abbiamo fatto un lavoro impressionante. Perché lui impara presto”, ha raccontato Martinez. Otto vittorie in 15 gare, fino ad oggi.
La vittoria in Giappone
In Giappone poteva accontentarsi, ha fatto come al solito, metà gara in attesa, alle spalle dei primi, sesto, settimo, fino al nono giro quando ha superato Yamanaka, l’inizio della sua vera gara. Da lì in poi ha controllato e dominato, abbassando il ritmo (primo pilota scendere sotto l’1:56). Ha superato Piqueras, ha affrontato Holgado, l’unico che poteva tenere aperto il Mondiale, ha messo nel mirino Fernandez infilandolo al primo sbaglio del pilota Leopard. Poi s’è messo davanti e dopo la caduta di Ortola che cercava di ricucire su di lui, non c’è stato più nulla da fare. Il resto è cronaca di una vittoria, quasi scontata, come i complimenti degli avversari corsi ad abbracciarlo.
David Alonso: "Ho dato tutto"
La gioia, l’emozione nascosta dal casco è esplosa insieme a quella del suo box, balzato in piedi quando ha tagliato il traguardo. Sulle gradinate di una Motegi uggiosa, qualche bandiera gialla, rossa e blu è spuntata a salutare il giro d’onore del nuovo campione. A 18 anni e 164 giorni d’età è il sesto pilota più giovane della storia della classe minore (Moto3 oggi e 125 fino al 2011). Un dominatore nato: 14 vittorie in due anni, 19 volte sul podio. Ma il suo viaggio sembra iniziato l’altro ieri. Lui, forse, non se ne rende ancora conto. “Ieri mi sono guardato allo specchio e mi sono detto: ‘domani sarai campione del mondo’ e ho cominciato a piangere…”. Avrebbe potuto aspettare, evitare ogni rischio, aspettare la prossima gara. “In gara ho anche pensato che avrei potuto rimandare tutto all’Australia, ma pensavo al mio team, a chi mi ha appoggiato. E ho dato tutto”.