Mai nessuna squadra nella storia dei playoff NBA è riuscita a rimontare dopo essere andata in svantaggio 3-0 nella serie: secondo il numero 5 dei Cleveland Cavaliers, i campioni NBA in carica potrebbero essere i primi a riuscirci
La tripla di Kevin Durant a 45 secondi dal termine è ancora lì che brucia negli occhi, che pesa sullo stomaco come un groppone difficile da mandare giù. Il canestro che sostanzialmente ha chiuso i giochi in gara-3 dopo che Cleveland era riuscita ad arrivare con sei punti di vantaggio agli ultimi due minuti e mezzo di partita. Da lì in poi è stato un monologo di Golden State: 11-0 di parziale, 3/3 dal campo, 4/4 ai liberi e i gesti perfetti di Curry e Durant ad affossare i Cavs nonostante le super prestazioni Kyrie Irving e LeBron James. Anche J.R. Smith ha decisamente battuto un colpo nel terzo episodio della serie, dopo essere stato impalabile nelle prime due sfide della Oracle Arena: 16 punti, 5/10 da tre punti (senza mai tentare la conclusione con i piedi dentro l’arco) e una sicurezza che sembrava smarrita a Oakland. Tutto inutile però, visto che alla fine a dettare legge sono stati nuovamente gli Warriors, ormai a un passo dalla leggenda dopo aver raccolto 15 vittorie consecutive senza incassare neanche una sconfitta. Una cavalcata storica, che potrebbe essere oscurata soltanto da un’impresa ancora più incredibile e impronosticabile: una rimonta da 0-3 a 4-3; cosa mai successa nella storia della post-season NBA. Ed è proprio J.R. Smith a credere che sia possibile riuscirci, come scritto instintivamente via social non appena ha rimesso i piedi nello spogliatoio, twittando tre semplici parole: “Cavs in 7.”, con tanto di punto finale quasi a intendere “è una cosa da fare”. Il diretto interessato ha già smentito di essere stato lui a scrivere il messaggio pochi istanti dopo la fine della gara: "Sono uscito dalla doccia e ho trovato il mio cellulare che stava esplodendo per il numero di messaggi ricevuti. Non l'ho scritto io, sono più intelligente di quanto possiate immaginare". Vere o false che siano le sue parole, il cinguettio è ovviamente stato rimosso dopo pochi minuti, ma il guanto di sfida ormai è stato lanciato. Verrebbe quasi da dirgli: "J.R. non c’era bisogno di mettere altro pepe su questa sfida, ma adesso che hai deciso di mettercelo, tocca iniziare a ballare la danza".