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NBA, sequestrati 28 anelli di campioni falsi: truffa da oltre mezzo milione di dollari

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Arrivavano dalla Cina ed erano diretti in Arizona, probabilmente destinati al mercato delle aste online: li ha intercettati la polizia federale all'aeroporto di Los Angeles

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Sono quel pezzo di argenteria su cui qualsiasi giocatore vuole mettere le mani: l’anello di campione NBA, una collezione sempre più ricca di oro e diamanti, destinato soltanto a chi solleva il Larry O’Brien Trophy a fine stagione, dopo un’annata estenuante con un centinaio di partite. A volte, però, per motivazioni diverse e spesso personali, i giocatori mettono all’asta i propri cimeli, anelli compresi, e attorno al simbolo della vittoria NBA si scatenano spesso aste da centinaia di migliaia di dollari. Ecco perché quando la polizia federale americana ha intercettato all’aeroporto di Los Angeles 28 anelli NBA il sospetto che la merce in questione potesse essere contraffatta e destinata al mercato online si è subito insinuato. Sospetto presto confermato: in violazione ai marchi registrati di diverse squadre NBA (tra cui i Lakers, gli Warriors e gli Spurs) quella trentina di anelli provenienti dalla Cina e destinati a una destinazione in Arizona si sono rivelati falsi, prodotti e spediti in una elegante scatola di legno con la probabile intenzione di ingannare i collezionisti sempre avidi di questo tipo di memorabilia sportiva. Il tempestivo intervento della polizia federale ha permesso di sventare una frode, sequestrando tutta la merce diretta in Arizona valutata oltre mezzo milione di dollari nel momento in cui avrebbe raggiunto il mercato online.