Non era mai successo prima nella storia della lega che tre fratelli calcassero in contemporanea un parquet NBA: nella sfida tra Pacers e Pelicans invece Jrue, Aaron e Justin si sono ritrovati fianco a fianco per la prima volta sul palcoscenico più importante come spesso succedeva nel cortile di casa
Soltanto nove giorni fa la famiglia Antetokounmpo aveva scattato una fotografia simile a fine gara: Giannis, Thanasis e Kostas uno di fianco all’altro, reduci dalla sfida tra Bucks e Lakers dominata da Milwaukee. Il n°37 dei gialloviola però in quell’occasione non ha messo piede in campo, a differenza di Jrue, Justin e Aaron Holiday - protagonisti della partita vinta da New Orleans contro un avversario ostico come Indiana. “Per me è stato davvero fantastico - sottolinea la point guard dei Pelicans - abbiamo vinto e mi sono portato a casa ben due maglie dal significato molto particolare per me. C’era tutta la nostra famiglia sugli spalti, è stato un modo per festeggiare tutti insieme. Ci ricordiamo da dove siamo partiti: è una sensazione incredibile esserci ritrovati uno di fronte all’altro su un palcoscenico così importante”. Una situazione unica nel suo genere come quella vissuta da Shawn e Toya, i genitori seduti in prima fila dietro la panchina dei Pelicans. Hanno fatto il tifo a lungo per entrambe le squadre, senza lesinare foto e video ogni volta che Jrue si ritrovava a essere marcato da Aaron o da Justin: “Siamo stati fortunati, è una benedizione tutto questo. Un dono di Dio. Mentre crescevano non avrei mai immaginato che tutti e tre ce l’avrebbero fatta, è pazzesco pensare che hanno trovato il loro spazio in un mondo così competitivo”.