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NBA, Los Angeles Lakers: il messaggio di LeBron e Davis a Westbrook dopo la panchina

le parole
©Getty

LeBron James e Anthony Davis hanno provato a stemperare gli animi dopo la pessima prestazione di Westbrook contro i Knicks - rimasto a guardare i compagni in panchina per tutto l'overtime: "Non deve farsi condizionare", spiega AD, mentre il n°6 gialloviola ha deciso di risolvere le cose in forma privata, sottolineando di avere "la massima fiducia nelle capacità" del suo compagno di squadra

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La panchina durante tutto l’overtime di Russell Westbrook contro New York non è passata inosservata. Ha fatto rumore non solo a causa dei fischi sugli spalti, ma anche perché a differenza della scelta identica presa contro Indiana lo scorso 19 gennaio, questa volta ha funzionato: i Lakers hanno vinto e la festa ha lasciato l’amaro in bocca al n°0 della squadra di Los Angeles. Coronamento di una partita da 1/10 al tiro, 3/7 dalla lunetta, 4 palle perse e un pessimo -15 di plus/minus. Westbrook è un problema quando è in campo e coach Vogel ha scelto di liberarsene in un passaggio decisivo della stagione gialloviola: come raccontato dai cronisti presenti a bordocampo, sia Avery Bradley che DeAndre Jordan si sono subito fiondati al suo fianco provando a mostrare la loro vicinanza e a farlo sentire coinvolto. Vogel ha liquidato la questione parlando di “serata storta” e di “stimolo per migliorare”, ma a tal riguardo hanno deciso di intervenire anche Anthony Davis e LeBron James.

AD ha spiegato che dal suo punto di vista non viene meno la fiducia in un campione come Westbrook: “Può essere frustrante, certo: i tifosi vogliono vederci giocare sempre al meglio, ma la cosa da non fare mai è mettere troppa pressione su di sé. Bisogna giocare a mente libera: ci sono delle serata in cui la palla non vuol saperne di entrare, ma bisogna avere la forza di continuare a provarci e di prendere le conclusioni che sono nelle proprie corde. Questa volta è andata male, ma la maggior parte di quei tiri potevano andare dentro”. Non quello che è rimbalzato contro la parte alta del tabellone e che ha scatenato l’ironia sui social: macchina del fango alla quale LeBron James ha provato a sottrarre Westbrook. Nessun messaggio pubblico, ma qualcosa di cui parlare tra colleghi: “Gli ho detto di scrivermi più tardi - ha spiegato James - gli ho solo detto di proseguire lungo la sua squadra. È un talento che vive di istinto, uno di quelli nati per vivere i momenti importanti delle partite. Ho la massima fiducia nelle sue capacità”.

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