Per il coach dei Miami Heat, ora a fianco di Steve Kerr nel ruolo di assistente con Team USA, i Mondiali che stanno per iniziare hanno un significato tutto particolare. Il ritorno a Manila, per Spoelstra, rappresenta un ritorno alle origini e la chiusura di un cerchio
"Non posso dire di considerare le Filippine come casa mia, ma di certo quando sono qui mi sento come a casa", con queste parole Erik Spoelstra, assistente allenatore di Team USA, ha provato a sintetizzare i sentimenti che lo accompagnano nell'avventura della FIBA World Cup 2023. Spoelstra è in effetti nato e cresciuto negli Stati Uniti, ma il legame con la terra natia della madre è sempre stato molto forte. "Quando ho scoperto che avremmo giocato a Manila quasi non ci potevo credere" ha dichiarato il coach dei Miami Heat, "credo che sarà bellissimo giocare qui e avere anche la possibilità di ricongiungermi con questa parte della mia famiglia". Prima di arrivare negli Stati Uniti da immigrata, Elisa Celino, la madre di Spoelstra, viveva a San Pablo, Laguna, una piccola comunità montana a due ore di distanza da Manila. Il futuro campione NBA ha visitato le Filippine per la prima volta quando aveva tre anni, per poi tornarci regolarmente ogni estate dal 2008 al 2012 per tenere dei camp estivi proprio a Manila. I Mondiali gli hanno quindi fornito l'occasione di riprendere questa vecchia abitudine.
Non appena sbarcato a Manila, Spoelstra è tornato a tenere un breve clinic a giocatori del circuito scolastico nazionale. L'ultima volta, nel 2012, Spo aveva portato con sé il Larry O'Brien Trophy appena vinto con Miami, ora si è presentato con la divisa della nazionale americana. A non essere affatto cambiato è l'affetto dei tifosi, che dall'arrivo in aeroporto in poi hanno seguito ogni spostamento di Team USA, riservando un'attenzione speciale a Spoelstra. "Ho sempre ammirato tantissimo la passione dei filippini per il basket" ha dichiarato l'assistente di Kerr, "tant'è vero che da giocatore il mio sogno sarebbe stato poter giocare proprio qui". La sua carriera in canotta e pantaloncini, però, è stata troppo breve per permettergli di coronare quel sogno, ma Spoelstra avrà ora modo di recuperare, almeno in parte, sedendo sulla panchina di Team USA.