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NBA, LeBron James senza freni: "Facciamo schifo, anche Bronny giocherebbe da noi"

NBA
©Getty

Dopo la decima sconfitta nelle ultime 13 partite, LeBron James non ha nascosto la sua frustrazione per il momento dei Lakers, battuti ancora in casa dai Memphis Grizzlies. "Facciamo schifo in questo momento, ci hanno fatto il c…". E a seguito di una domanda di Austin Reaves su suo figlio, James si è lasciato scappare: "Potrebbe giocare per noi in questo momento, facilmente"

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Dopo la partita contro Miami, Anthony Davis aveva definito la sfida interna ai Memphis Grizzlies come una "must win" per i Los Angeles Lakers. Ancora una volta però i gialloviola sono arrivati col fiato corto nel finale, venendo sonoramente battuti da una squadra che ha un record di 12-23 (per quanto con il ritorno di Ja Morant siano 6-3) complice un ultimo quarto da 33-19 per gli ospiti. Si tratta della decima sconfitta nelle 13 partite disputate dai Lakers dopo la vittoria dell’In-Season Tournament ormai un mese fa, e le vibes all’interno dello spogliatoio comprensibilmente non sono granché. LeBron James, in particolare, aveva evitato di parlare con la stampa dopo la sconfitta contro i Miami Heat, ma si è sottoposto alle domande dei giornalisti dopo il ko contro Memphis ed è sembrato visibilmente frustrato. "Tutti continuano a parlarne, ma l’In-Season Tournament di fatto sono state due partite, è un campione troppo piccolo. Siamo andati lì e abbiamo portato a casa il risultato, ma erano solo due partite. Non possiamo continuare a pensare a cose successe così tanto indietro nel passato: facciamo schifo adesso".

LeBron si lascia sfuggire una critica ai compagni: "Bronny giocherebbe per noi adesso"

James, autore di 32 punti con 5 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi con 11/24 al tiro e 4/9 da tre, si è preso le colpe per degli errori cruciali nel quarto periodo (“Ho sbagliato quattro tiri liberi e ho perso due palloni cruciali, abbiamo avuto le nostre opportunità e diversi tiri aperti”) e ha risposto male a un reporter spagnolo che gli chiedeva un pensiero per il ritiro dalla NBA di Ricky Rubio ("Non voglio mancare di rispetto a Ricky che ha avuto una super carriera, ma non sono proprio dell’umore giusto per rispondere alla domanda. Se non sembro sincero è perché ci hanno fatto il c… di nuovo e perché le tempistiche della domanda non sono state buone da parte dell’intervistatore"). Soprattutto, con i giornalisti ancora nello spogliatoio si è fatto sfuggire una frase non proprio edificante nei confronti dei suoi compagni: parlando con Austin Reaves di suo figlio Bronny che nei prossimi giorni potrebbe partire titolare a USC per la prima volta, ha detto che era arrivato il momento perché accadesse e ad alta voce ha aggiunto "Potrebbe giocare per noi in questo momento. Facilmente. FACILMENTE". Non proprio l'ideale visto che al momento Bronny non arriva a segnare 8 punti a partita per la sua squadra universitaria. Considerando il momento dei gialloviola e la deadline del mercato lontana un mese, viene da pensare che già a metà febbraio buona parte dei suoi compagni in spogliatoio possa essere da un’altra parte.

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