NBA, Tatum: "Siamo una buona squadra, non un superteam: non possiamo vincere sempre di 25"
NBAForse infastidito dalla brutta sconfitta interna (-26), forse dal solo sesto posto incassato nella corsa al titolo di MVP, la star dei Celtics si scaglia contro "la narrazione TV per cui dovremmo vincere ogni partita di 25 punti". "Non abbiamo l'allenatore dell'anno. Non abbiamo l'MVP della lega. Abbiamo solo 2 All-Star". Un mix che in stagione regolare però è bastato per dominare la competizione
Come nella serie di primo turno contro Miami, gara-2, davanti al proprio pubblico, si rivela fatale per i Boston Celtics. E una squadra che ha dominato la stagione regolare (64 vittorie, 18 sconfitte, un distacco di 14 gare sulla seconda a Est) vede di nuovo la propria avversaria prendersi il vantaggio del fattore campo. Una sorpresa? Non per Jayson Tatum, apparentemente, che in conferenza stampa dopo il ko di gara-2 contro Cleveland attacca quella che è la “narrazione in TV” attorno ai Boston Celtics. “C’è questa idea che siamo un superteam. Non lo siamo. Siamo una buona squadra, ma non abbiamo l’allenatore dell’anno; non abbiamo l’MVP; abbiamo a roster solo due All-Star. Dicono tutti che siamo un superteam ma è una lama a doppio taglio, perché poi non veniamo riconosciuti come tali”, dice il leader dei Celtics. Che aggiunge: “Pare che tutto il mondo si comporti come se non possiamo mai perdere. Da noi ci si aspettano vittorie con 25 punti di scarto ogni volta. Non è così. Noi per primi non ci aspettiamo che sia così. Non è mai facile, meno ancora al secondo turno di un playoff NBA.
Ma siamo pronti a reagire: quante volte abbiamo perso in stagione regolare? Sedici? E quelle poche volte che abbiamo perso abbiamo sempre reagito bene”. È quello che si aspettano i tifosi di Boston, e la reazione dovrà arrivare in primis da Tatum (14/36 al tiro fin qui per lui nella serie) e fin dalla coppia di partita in programma a Cleveland. Perché Boston ora non può più sbagliare.
